Estorsioni e smaltimento di rifiuti: si difendono gli imputati di “Inferis”

 
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Gela.
Continuano a difendersi i presunti affiliati al gruppo criminale che sarebbe stato capeggiato da Giuseppe Alfieri. Anche nel corso dell’ultima udienza, i legali che assistono tutti gli arrestati a conclusione della maxi operazione “Inferis” hanno contestato le accuse mosse dai pubblici ministeri della Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta Onelio Dodero ed Elena Caruso.

Davanti al giudice dell’udienza preliminare David Salvucci, sono intervenuti gli avvocati Maurizio Scicolone, Cristina Alfieri e Nicoletta Cauchi. Al centro del contendere, anche il ruolo svolto nella presunta organizzazione dal trentatreenne Fabio Russello.
Proprio l’avvocato Scicolone, insieme ai colleghi, ha escluso che il giovane abbia mai fatto parte di un giro di smaltimento abusivo di rifiuti speciali, con in testa il ferro: nei periodi di tempo finiti al centro dell’inchiesta, infatti, sarebbe già stato detenuto.
Per questa ragione, inoltre, è stata respinta l’accusa d’estorsione ai danni di un autotrasportatore locale. Dopo gli interventi dei tre legali, il giudice Salvucci ha deciso di rinviare all’udienza del prossimo 3 aprile: spetterà all’avvocato Margherita Genco sostenere le ragioni di Maria Azzarelli, donna vicina allo stesso Alfieri.
Il 16 aprile, invece, sarà il turno della difesa proprio di Giuseppe Alfieri e dei parenti Nunzio, Carmelo, Vincenzo, Sebastiano e Gaetano, tutti assistiti dall’avvocato Maurizio Scicolone.

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