Ex Rmi fermi, dalla Regione poche sicurezze: “Si faccia chiarezza sul futuro”

 
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Gela. Più di cento lavoratori ex reddito minimo d’inserimento sono fermi da due giorni perché, dagli uffici della regione, non arriva il via libera allo stanziamento dei fondi economici necessari a coprire la loro attività.

“Sono fermi servizi molto importanti come la manutenzione degli edifici scolastici e del verde pubblico – dice il rappresentate sindacale Renato Tilaro – senza dimenticare l’assistenza agli anziani e la segnaletica stradale. Dopo dodici anni, siamo praticamente al punto d’inizio. Chiediamo un maggiore interessamento da parte del sindaco e di tutti gli esponenti istituzionali di questo territorio”.
Una dura presa di posizione arriva dal segretario della camera del lavoro della Cgil Ignazio Giudice.
“Comprendo le difficoltà finanziarie che un comune può attraversare nel tentativo di anticipare spese di competenza della regione – ammette – ma tutto ciò non si può ripercuotere sulla pelle di operai che svolgono attività umili ma essenziali. La politica deve pretendere chiarezza su questo punto e sbattere i pugni qualora sia necessario”. Intanto, i lavoratori attendono novità anche dai deputati regionali Giuseppe Arancio e Giuseppe Federico, impegnati a Palermo nel tentativo di far sbloccare uno stallo che li costringe a rinunciare ad importanti giornate di lavoro.

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