Fermo al porto e con il rischio inquinamento, indagini su un motopontone: titolare a giudizio

 
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Gela. Un motopontone da anni fermo al porto rifugio è costato il processo all’imprenditore che ne risulta proprietario. Per i pm della procura la presenza del mezzo avrebbe addirittura causato possibili fenomeni di inquinamento. Il titolare della società dovrà rispondere anche ad altre accuse, a cominciare da quella di non aver rispettato i provvedimenti di rimozione. Una vicenda che saranno i giudici del tribunale a valutare. Anche nel corso delle indagini, l’imprenditore (difeso dall’avvocato Davide Ancona) ha sottolineato come le condizioni dei fondali del porto rifugio (perennemente insabbiato) non gli abbiano permesso di organizzare le operazioni di rimozione. Inoltre, una serie di ordinanze emesse dalla capitaneria di porto avrebbero vietato lo spostamento anche per ragioni di sicurezza.

I pm della procura hanno chiesto e ottenuto il giudizio e l’imputato dovrà presentarsi a processo il prossimo giugno. Da quanto emerge, avrebbe comunque deciso di provvedere alla demolizione del motopontone, fuori uso ormai da tempo.

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