“Greco e giunta hanno fallito”, Rinnova: “Città ai minimi, subito dimissioni”

 
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Alario, Ascia e Scepi del direttivo di "Rinnova"

Gela. Se la maggioranza cerca di rilanciare le quotazioni del progetto politico del sindaco Lucio Greco, nel tentativo di ritrovare i numeri necessari anche per Pef e Tari, dai banchi di opposizione invocano il game over, la fine dell’esperienza amministrativa dell’avvocato e della sua giunta. Tra i più convinti, gli esponenti di Rinnova, movimento che in consiglio schiera l’ex dem Alessandra Ascia. Secondo i dirigenti, i numeri che non ci sono per l’approvazione del piano economico finanziario e delle tariffe Tari dimostrano che “il sindaco non ha più una maggioranza”. Emerge un’amministrazione che non riesce a dare soluzioni alle “urgenze impellenti della città, che è ai minimi termini”. Per il movimento, il “fallimento” è già conclamato. “Nulla è stato realizzato rispetto agli annunci della campagna elettorale di tre anni fa”, aggiungono. I vertici del movimento guardano ai numeri dell’aula consiliare e le assenze dei pro-Greco le ritengono esemplificative. “Non si può dire alla città che le assenze erano giustificate quando ci sono atti da votare, vitali per un territorio in grave crisi in tutti i settori”, aggiungono. “La responsabilità – spiegano riferendosi anzitutto al sindaco – non può essere ribaltata sull’opposizione, non invogliata da un’attività amministrativo-politica non consona agli interessi della città”. 

Carenze idriche, pulizia urbana deficitaria, assenze di progetti per migliorare la quotidianità dei disabili e la vivibilità, sono tutti deficit che portano Rinnova a dire che è finita, con un’amministrazione arrivata al capolinea. Ricordano le proposte sui servizi per i disabili e la vivibilità portate in aula dal consigliere Ascia, “condivise da tutti salvo che dall’amministrazione”, dicono inoltre. “Lo sviluppo economico non può passare dalla baraccopoli collocata sul lungomare, che l’ha deturpato, senza sapere da dove siano nate le autorizzazioni”, accusano. Rinnova si proietta già alla costruzione di un progetto alternativo, “consono alle reali potenzialità di questa comunità”. L’unica soluzione passa dalle dimissioni del sindaco e della giunta. “Tolgano dall’imbarazzo questa città”, concludono. I civici di Rinnova, ormai è evidente, non propendono assolutamente per un Greco bis e anzi chiedono subito discontinuità.

2 Commenti

  1. Ancora dobbiamo aspettare circa due anni e poi vediamo cosa fare e sicuramente senza questo movimento di rinnova che è più confuso che persuaso.
    Rinnova che guardando bene il gruppo vedo personaggi che hanno girovagato in diverse parrocchie da sinistra a destra al centro.

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