I voti ci sono ma chi sarà il leader del centrodestra? Federico rischia di perdere i gradi

 
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Gela. Fino all’apertura delle urne di domenica scorsa, anche se a denti stretti, hanno rispettato gli ordini di scuderia, che volevano il centrodestra compatto, a supporto dei candidati di riferimento. A risultati acquisiti, però, inizia la “battaglia navale” per accaparrarsi la testa di una coalizione, che in città ha comunque dimostrato di avere ancora tanti voti. Dopo la mancata riconferma all’Ars e con l’elezione alla Camera dei Deputati che gli è sfuggita di mano, Pino Federico dovrà cercare di mantenere i gradi di generale della truppa locale. Non sarà facile, dato che diversi alleati pensano ad un dopo Federico, ovvero un percorso che consenta di individuare un nuovo leader. Il forzista, al netto dei consensi che è riuscito a portarsi a casa (tra regionali e politiche), non sembra proprio parlare da ex, anzi. Difficilmente, però, gli verrà garantito l’ennesimo appoggio, magari in vista delle prossime scadenze elettorali (tutti guardano alle amministrative del 2020). Il “partito” che vorrebbe un Federico fuori dai giochi, c’è e potrebbe garantirsi nuovi sostegni. I forzisti, intanto, come era già stato anticipato, si sono presi un altro consigliere comunale, l’indipendente Salvatore Sammito (da tempo pronto a fare il passo ufficiale). Per ora, tra i banchi del centrodestra, quello dei berlusconiani è il gruppo più folto, capeggiato da uno dei fedelissimi di Federico, il vicepresidente dell’assise civica Salvatore Scerra. La testa locale del partito è ancora diretta espressione dell’ex deputato regionale, che ha piazzato i suoi uomini di riferimento, ma che da tempo deve contendere con i supporter del suo rivale interno, l’esponente all’Ars Michele Mancuso. Nel centrodestra, con le politiche messe in soffitta, tutti si guardano intorno. Sabato, vertice tra i consiglieri comunali di DiventeràBellissima. I referenti locali del presidente della Regione Nello Musumeci valuteranno l’esito del voto, con l’intenzione di rilanciare il discorso interno alla coalizione. I primi messaggi a Federico sono partiti proprio da Forza Italia. L’avvocato Maurizio Scicolone parla di “leadership collegiale”. Segno che un Federico per tutte le stagioni inizia a stare stretto non solo agli alleati di Forza Italia, ma anche a quelli che seguono il credo di Berlusconi. A questo punto, anche DiventeràBellissima (alle nazionali a supporto di Fratelli d’Italia) punta ad avere maggiore voce in capitolo, dato che nuovi innesti sono possibili, anche fuori dall’assise civica.

Fuori dal Comune…Ad urne chiuse, il centrodestra dovrà valutare il ruolo da assegnare ai leghisti di Matteo Salvini. Sono il terzo partito in città, capaci di battere pure il Pd. Certo, per prima cosa i salviniani dovranno darsi una regolata interna, dato che sono in procinto epurazioni eccellenti e il deputato Alessandro Pagano ha mano libera. Addirittura, leghista potrebbe diventare il sindaco, l’ex grillino Domenico Messinese, in cerca di un porto sicuro (almeno quello politico). Ma i giochi nel centrodestra, che con i numeri che ha dimostrato di avere potrebbe puntare concretamente al municipio, si dovranno fare fuori dal Comune. In campagna elettorale, l’ex deputato nazionale Giacomo Ventura si è ripreso un ruolo pubblico, che aveva scelto di mettere da parte. L’avvocato potrebbe essere un ago della bilancia non da poco, magari riprendendo le redini di una coalizione, in cerca di “ufficiali” che possano dettare le mosse. In disparte, almeno per ora, c’è un altro ex candidato a sindaco, Lucio Greco, in cerca di una precisa collocazione, in vista di un ritorno di fiamma. In consiglio comunale, ci sono gli esponenti di Energie per L’Italia, che contano sul ruolo nazionale del leader Stefano Parisi. Alla porta del centrodestra, seppur da poco, si sono presentati pure i centristi di Noi con l’Italia, che alle nazionali hanno corso insieme all’Udc. I risultati non sono stati memorabili, ma gli uomini di Saverio Romano possono già contare su due consiglieri comunali, Vincenzo Cirignotta e Antonio Torrenti. Riuscirà Federico a confermarsi leader, buono per tutte le stagioni?

1 commento

  1. Hai fallito potevi fare e dare tanto a questo territorio e hai tuoi cittadini di Gela, quando hai occupato ruoli di presidente e onorevole, saluti a tutti

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