Il question time “non s’ha da fare”…numero legale rimane un miraggio

 
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Gela. All’ordine del giorno c’erano tre interrogazioni rivolte all’amministrazione comunale e altrettante mozioni. La seduta di question time del consiglio comunale, però, è durata giusto il tempo dell’appello e dell’immediato rompete le righe.

Anche nella seduta di martedì sera, infatti, non si è raggiunto il numero legale necessario all’avvio dei lavori. Solo tredici consiglieri presenti in aula.
Tra l’intrigante richiamo degli incontri calcistici di coppa europea e la maxi riunione nissena del Pd destinata a disegnare il prossimo organigramma provinciale dei democratici, in aula si sono viste veramente poche facce. Assente l’amministrazione comunale, ad eccezione dell’assessore Ugo Costa; assente il presidente del consiglio Giuseppe Fava, sostituito dal consigliere Antonino Ventura; assente buona parte della maggioranza a sostegno del sindaco Angelo Fasulo.
Quindi, non se n’è fatto più nulla. Sconsolati i pochi presenti. Di aggiornamento dei registri catastali e di messa in sicurezza della via Venezia, mozioni entrambe presentate dal consigliere Giuseppe Morselli, se ne riparlerà, se possibile, in altre occasioni. Lo stesso discorso vale per l’attuale stato del quartiere di Macchitella e per la messa in sicurezza del costone di via Romagnoli, così come per le somme stanziate a favore dell’anniversario dello sbarco alleato o per gli interventi urgenti al porto rifugio.
I consiglieri Terenziano Di Stefano, Piero Lo Nigro, Giuseppe Verdone e lo stesso Giuseppe Morselli dovranno attendere tempi migliori prima di avere un’eventuale risposta. Ancora, comunque, in molti si chiedono a cosa possa effettivamente servire una riunione di question time mensile, quasi sistematicamente disertata senza mietere risultati tangibili.

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