Progetto biojet, “in raffineria entro fine anno il primo ciclo completo di produzione”

 
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Un'area interna di raffineria

Gela. Le autorizzazioni ministeriali e comunali sono state man mano rilasciate, soprattutto lo scorso anno. I manager Eni hanno così ottenuto il via libera a procedere nel progetto per la produzione di saf, il carburante sostenibile destinato all’aviazione. Nel sito locale, il primo ciclo quasi del tutto completo dovrebbe essere raggiunto entro fine anno. “Come gruppo – ha spiegato nel corso di un convegno romano Giuseppe Ricci responsabile energy evolution di Eni – oggi stiamo puntando molto sul saf, il carburante sostenibile per l’aviazione e abbiamo iniziato a produrlo già da un paio d’anni, in piccoli quantitativi. La prima raffineria bioraffineria che produrrà saf a livello commerciale e in quantitativi molto elevati sarà Gela, che già alla fine di quest’anno potrà arrivare a un’intera produzione, quindi oltre 400 mila tonnellate, che rappresenta la metà o forse più della metà di quello che sarà l’obbligo in Europa l’anno prossimo”. Dichiarazioni che sono state riprese dalle agenzie di stampa.

Il sistema biojet, nei programmi di Eni per il sito locale, si affianca all’investimento sul gas dei giacimenti “Argo-Cassiopea” (che assorbe la parte più consistente degli stanziamenti già indicati nel protocollo del 2014). Il progetto, inoltre, dovrebbe permettere il potenziamento della sezione di degommazione dell’impianto Pot-Btu, mediante l’introduzione di una quarta linea, e la realizzazione della sezione Biojet nell’unità 308 di isomerizzazione, che consentirà la produzione di Hvo Jet-fuel in aggiunta a Hvo Diesel e Hvo Naphtha, Hvo GPL e Fuel Gas. 

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