L’indotto protesta, stop al consiglio: “In fabbrica adesso c’è personale esterno!”

 
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Gela. Per la seconda volta nell’arco di poche ore, la protesta organizzata dagli operai dell’indotto Eni ferma i lavori del consiglio comunale.

Quella di martedì sera doveva essere una riunione destinata al question time, con diverse interrogazioni, comprese proprio quelle sul caso Eni, pronte per essere presentate al sindaco Angelo Fasulo. Sono bastati solo pochi minuti, però, per capire che la rabbia dei lavoratori non avrebbe permesso il normale proseguo dei lavori.
Così, seduta sospesa e via al confronto tra il sindaco e gli operai in aula.
“Insieme al prefetto – ha spiegato Fasulo – abbiamo aperto la possibilità di una proroga della cassa integrazione soprattutto per le aziende al momento più in difficoltà, mi riferisco a Smim e Elettroclima. Nel primo caso, i lavoratori avranno il pagamento delle due mensilità arretrate. Per Elettroclima, stiamo cercando di ottenere il versamento di almeno cinque mensilità. Cercheremo di non perdere neanche i compensi di dicembre. Intanto, i dirigenti di raffineria hanno avviato una serie d’incontri con diversi responsabili delle aziende dell’indotto. Devono subito partire i cantieri per i quali non sono necessarie particolari autorizzazioni”.
Ma l’ipotesi di una copertura basata solo ed esclusivamente su ammortizzatori sociali non convince gli operai che hanno denunciato l’utilizzo in fabbrica, nonostante la fuoriuscita di decine di loro colleghi, di manodopera esterna.
“Noi vogliamo il lavoro – hanno replicato – come facciamo a mantenere le famiglie con la cassa integrazione? Sono somme che non arrivano mai con frequenza. Siamo rimasti senza speranza e, intanto, le aziende che lavorano in fabbrica utilizzano operai esterni, scelti anche attraverso le agenzie interinali”. Per questo motivo, chiedono un intervento del primo cittadino.
Al centro delle contestazioni, ci sono soprattutto le aziende che, attualmente, si stanno occupando dello smantellamento di alcuni impianti e quelle chiamate alla raccolta dei catalizzatori. Nelle prossime ore, comunque, la mobilitazione potrebbe proseguire. Questa mattina, il consiglio comunale si riunisce nuovamente in seduta ordinaria.

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