L’opera per il riscatto dei detenuti mai collocata in città, Gnoffo: “Greco non si è attivato”

 
0

Gela. Un’opera realizzata dai detenuti del carcere di Balate per essere collocata in città rimane invece nelle stanze chiuse e potrebbe finire in altri Comuni. E’ passato del tempo dalla conclusione del progetto “Fuori le mura” ma per la creazione dei detenuti sembra non esserci posto. “Siamo abituati alle frasi di circostanza di sindaco ed assessori. La loro poca credibilità politica, ormai, è nota a tutti. E’ un’amministrazione che continua indisturbata a governare la città pur venendo meno agli impegni assunti e che, con gran naturalezza, tenta di prendersi meriti che, di fatto, non ha. Mi chiedo, però, come può un sindaco non ottemperare agli impegni presi nei confronti delle fasce più deboli? Ad oggi – dice l’ex assessore Nadia Gnoffo – rimangono disattesi gli impegni assunti dal sindaco nei confronti dei detenuti del carcere di Balate impegnati nell’ambito del progetto “fuori le mura”. Il sindaco e l’assessore al ramo si sarebbero dovuti limitare ad individuare il luogo nel quale collocare le meravigliose opere realizzate dai detenuti con materiale di riciclo e che con grande senso di orgoglio ed appartenenza hanno voluto donare alla nostra città. Oggi, però, a distanza di un anno nulla è stato fatto e l’opera rischia di essere assegnata ad un altro Comune o, ancor peggio, di rimanere conservata nella sede dell’associazione che l’ha presa in carico. Invito il sindaco ad attivarsi immediatamente affinché venga individuata l’area migliore nella quale collocare quest’importante opera, ricca di messaggi improntati volti al riscatto e realizzata nell’ottica della giustizia riparativa”. Gnoffo ricorda che durante l’esperienza in amministrazione comunale sostenne il progetto.

Questo è il secondo blocco

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here