M5s-moderati, Di Paola “una data per tavolo con tutte le forze”: Alario, “priorità alla città”

 
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Gela. “Le sensazioni sono positive. L’incontro è andato bene”. Il parlamentare Ars Nuccio Di Paola e una delegazione dei riferimenti M5s (tra questi il senatore Ketty Damante, il consigliere comunale Virginia Farruggia e il coordinatore Simone Morgana) si sono confrontati con gli esponenti del tavolo dei moderati. Non c’era l’ex sindaco Angelo Fasulo, segno che “Noi Moderati” non sembra affatto vicino alle istanze di una possibile alleanza con i grillini e i progressisti. “Ho ribadito che il percorso è di prospettiva per dare un governo alla città che vada almeno in uno spazio temporale di dieci anni – spiega Di Paola – per questo ci vuole una politica con la p maiuscola. Penso possano esserci convergenze programmatiche ed è arrivato il momento, magari prima di Natale, per decidere una data e organizzare una riunione ampia, con tutte le forze che si rivedono in questo progetto”. Di Paola e i pentastellati non danno nulla per scontato ma vorrebbero mettere intorno ad un unico tavolo, i moderati (Iv, il gruppo dell’imprenditore Maurizio Melfa, i liberali, i socialisti e i civici di “Rinnova”), i dem, il progetto civico di “Una Buona Idea” e “Civico lab” e il laboratorio “PeR” dell’ex parlamentare Ars Miguel Donegani. “Una cosa l’ho voluta sottolineare – aggiunge – in un progetto di questo tipo, il candidato a sindaco sarà espressione esclusiva del territorio. Non ci saranno interventi di segreterie palermitane o romane. È giusto poi che si concretizzino i contenitori e che si vada avanti in un ragionamento con i referenti dei gruppi”. Un concetto caro soprattutto agli esponenti civici che non si rifanno a strutture di partito. Il patto progessista-civico-moderato potrebbe diventare la piattaforma sulla quale costruire un programma condiviso e fare scelte amministrative. “La città deve essere l’interesse primario – precisa il vicepresidente Ars – l’assenza di Fasulo? Mi spiace molto. Lo stimo come persona. Noi siamo stati chiari. Politicamente, vogliamo superare il modello di chi ancora oggi si rivede in Cuffaro, Lombardo o Romano. Non è una visione che ci possa interessare. Sono però considerazioni politiche e non personali. Se Fasulo e il suo gruppo dovessero ripensarci, per noi non ci saranno remore”. Di Paola e i pentastellati, da mesi impegnati in un lavorio di cucitura politica, sembrano intenzionati a fare già il passo successivo per un grande tavolo delle forze progressiste, civiche e moderate.

“È stato un ragionamento sui temi per la città che si trova in una situazione complessa su più fronti – dice il medico Giampaolo Alario di “Rinnova” – non era una riunione per finalizzare un accordo. Il gruppo del Movimento cinquestelle ha chiesto un incontro e siamo stati lieti del confronto. A noi, interessa la città. Non ne facciamo una questione di candidati. Ci sono temi che vanno affrontati e il Movimento cinquestelle è un partito con importanti riferimenti regionali e nazionali. Le sensazioni sono buone ma ci sono anche altri attori e bisogna capire cosa vogliano fare. Un grande tavolo per mettere insieme tutte le forze che si potrebbero rivedere nel percorso? Può essere un’idea, una condizione politica anche logica. Il confronto è essenziale. Noi, come tavolo, incontreremo anche altri gruppi moderati e civici che ce l’hanno chiesto. Il resto si deciderà dopo. Abbiamo dimostrato di essere compatti. Abbiamo avuto un confronto chiaro sulla linea politica. Noi partiamo dalla città. Se il candidato sindaco uscirà da una linea comune, sarà molto bello. Le differenze possono essere superate se c’è volontà di stare con la città. Se si mettono da parte le ambizioni personali, il punto di riferimento è la città. È stata una discussione molto serena”. “Rinnova” aveva già condiviso una prima fase, embrionale, di dialogo in prospettiva proprio con i grillini e con il consigliere Paola Giudice, dando vita all’intergruppo “Unità progresista”. I grillini vogliono un’intesa globale che vada dai progressisti e fino alle sfaccettate anime del tavolo moderato. Accordi sul tavolo, al momento, non ce ne sono. Le prossime settimane serviranno a chiudere il cerchio intorno all’alternativa all’amministrazione Greco e al centrodestra dei partiti? L’impegno sembra andare in questa direzione, nonostante visioni politiche non proprio unitarie.

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