“Maggioranza senza numeri”, Liberamente: “Greco si dimetta, non può andare avanti”

 
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I consiglieri di "Liberamente" Casciana e Grisanti

Gela. Si metta fine al “patimento” politico della maggioranza e dell’amministrazione. I consiglieri di “Liberamente”, che del fronte pro-Greco hanno fatto parte prima di rompere definitivamente con l’avvocato, ritornano su quanto accaduto anche ieri sera in aula consiliare. Per Pef e Tari, i numeri della maggioranza non ci sono. Il drappello di opposizione l’ha ribadito, per poi lasciare l’aula. “Il sindaco Lucio Greco non ha i numeri, compia l’atto dignitoso di dimettersi. Non venga in consiglio comunale a fare l’ennesima brutta figura o peggio non apra l’ennesimo mercato politico di ruoli e poltrone. Sinceramente, andare avanti così è un’agonia che la città non merita. Il sindaco – dicono i consiglieri Vincenzo Casciana e Pierpaolo Grisanti – non si è rivelato all’altezza di guidare questa comunità. Troppi personalismi, troppi interessi, nemmeno tanto celati. La maggioranza non ha il numero legale. Il sindaco e la sua giunta ne prendano finalmente atto e traggano le dovute conseguenze, in un senso o nell’altro. C’è sempre in ballo il futuro di questa città, che ha bisogno di essere governata. Il nostro invito è sincero, siamo sereni quando esortiamo il primo cittadino a trarre le dovute conseguenze. E’ finito il tempo delle discussioni, dei ragionamenti. Non possiamo accettare l’accusa che, non avendo approvato i provvedimenti, avremmo prodotto danni alla comunità. Gli eventuali danni alla comunità sono già stati prodotti dai mesi di ritardo e di inerzia della giunta. Censuriamo i facili lamenti del sindaco e di qualche altro amministratore e respingiamo con forza al mittente le accuse di irresponsabilità”. Anche ieri sera, Greco ha parlato di un’opposizione che va contro gli interessi della città.

Casciana e Grisanti sono certi che anche diversi alleati del sindaco siano pronti a dire basta. “La maggioranza non è in grado di garantire il numero legale per la votazione del Pef sul servizio rifiuti per l’anno 2023, pertanto non abbiamo potuto che constatare questa grave carenza. Un’opposizione che sollecita e solletica l’amministrazione su tanti temi cari ai cittadini e una maggioranza poco reattiva. Il sindaco consente alla maggioranza di violare sistematicamente le regole ed è inflessibile nell’applicarle con i consiglieri di opposizione. Questo atto è il segno tangibile di un sindaco allo sbando che, oramai, travolto dagli insuccessi politici attacca sul piano istituzionale. Noi siamo scomodi, lo sappiamo. La cosa divertente del teatrino della maggioranza è che si straccia le vesti perché ‘Greco è irrinunciabile’ e nello stesso tempo è la stessa che gli sbarra la strada. Onestamente – proseguono – le parole del primo cittadino,  nei giorni scorsi, ci hanno lasciati esterrefatti. Nonostante i noti e seri problemi di tenuta politica nella sua maggioranza, con una carenza di numeri evidente, ha pensato bene di puntare il dito contro l’opposizione per quanto accaduto nell’ultime sedute di consiglio comunale. La sistematica assenza di alcuni consiglieri di maggioranza, il ritiro di alcuni importanti regolamenti, l’approvazione del bilancio consolidato in commissione solo grazie alla nostra responsabile presenza, di fatto attestano il naufragio del progetto politico messo in piedi da Greco. Il tentativo di mettere insieme pezzi di mosaici diversi, uomini e donne che non condividono gli stessi ideali, che hanno storie e radici divergenti, che stanno insieme solo per sommare consenso, è miseramente fallito. Ergo nessun tentativo di spallata, visto che non ce n’è neppure bisogno. Questa maggioranza si sta sciogliendo come neve al sole”. A questo punto, “Liberamente” spinge affinché si faccia chiarezza direttamente in consiglio. “La città deve sapere se la maggioranza che è uscita dalle urne esiste ancora, se è pronta ad utilizzare stampelle, se ha i numeri per andare avanti o se è meglio che si torni a dare la parola agli elettori. Una verifica dei posizionamenti in consiglio non è più procrastinabile. Lo affermiamo e lo sosteniamo – concludono – nell’interesse dello stesso sindaco e, soprattutto, del popolo sovrano, oltre che nel rispetto del ruolo che ogni consigliere comunale è chiamato a svolgere in ossequio al mandato che gli è stato affidato”. In aula, si torna questa sera e le difficoltà per i pro-Greco sono all’ordine del giorno, ad iniziare dalla spasmodica ricerca dei numeri.

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