Mauro a Greco: “Parole molto gravi, lui è stato al mio fianco nella Banca del Golfo”

 
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Mauro ha scritto a Greco

Gela. La sua figura, sia politica che legata agli investimenti privati in città, è più volte finita al centro della contesa. Il sindaco Lucio Greco non ha mai fatto mistero di ritenere che l’ingegnere Renato Mauro, ex dirigente e direttore generale del municipio, sia ancora uno degli esponenti più attivi nella coalizione di opposizione, politicamente molto vicino al consigliere di Fratelli d’Italia Sandra Bennici, anche per ragioni legate all’attività lavorativa svolta. Sono tante le vicende che hanno contrapposto il sindaco e Mauro, non solo in campagna elettorale, ma anche in situazioni piuttosto sensibili come quella della gestione della casa di riposo “Antonietta Aldisio” o, ancora più di recente, nel caso dei covid hotel. Mauro è stato tirato in ballo dal sindaco, anche nella risposta piccata che ha rilasciato dopo le accuse sull’emergenza cimiteriale mosse dal consigliere Bennici. Greco ha citato gli “affari” del consigliere e dello stesso ingegnere. Ora, è Mauro a replicare e a ricordare i rapporti che ci sono stati con l’avvocato. “Nel ricordarle che ella è stata per lungo tempo al mio fianco, su numerose iniziative di rilievo, fra tutte le ricordo la Banca del Golfo, ove lei ricopriva il ruolo di vicepresidente – scrive Mauro in una missiva indirizzata a Greco – ritengo fuori luogo e senza pregevole contenuto le espressioni utilizzate nei giorni scorsi nei confronti del consigliere di opposizione Sandra Bennici, in quanto “mia collaboratrice e socia in affari”. Tali affermazioni configurando elusivamente ipotesi delittuose sono ancora più gravi in quanto la S.V. oggi è la massima rappresentanza cittadina. Il passato, peraltro non molto lontano, non può essere cancellato e non può essere certo dimenticato in ragione del fatto che ella è stato socio con lo scrivente in molte iniziative imprenditoriali, che mi pregio di avere portato avanti per dare opportunità di crescita per l’economia della città e servizi per il nostro territorio”. In base a quanto scrive Mauro, il sindaco dovrebbe avere rispetto dell’opposizione e di chi non lo ha sostenuto in campagna elettorale. Anche l’attuale gestione amministrativa viene considerata, ad oggi poco efficace.

“Sono, pertanto, amareggiato che nonostante anni di vicinanza e stretta collaborazione, ella non ne abbia fatto tesoro per lo sviluppo economico di Gela, limitandosi ad attacchi assai poco opportuni. La dinamica tra la maggioranza e l’opposizione di qualsiasi consiglio comunale, sia di Roccacannuccia che di Gela, a volte fortemente critica – si legge ancora nella missiva – deve pur rimanere nell’alveo della buona educazione, e all’interno dell’assise civica, senza peraltro estendere e sversare il confronto ad altre persone che non si entusiasmano, come lo scrivente, ad essere anche solo spettatori di una sua campagna elettorale senza fine. La migliore risposta di una buona ed efficiente amministrazione comunale non è quella di cercare di intimidire i cittadini ed ancor di più i rappresentati della città legittimamente eletti, sia della maggioranza che dell’opposizione, attraverso gratuite offese ovvero l’uso strumentale della macchina burocratica o attraverso mass media locali, bensì dar seguito con ogni sforzo possibile a tutte le iniziative mirate a migliorare la vita quotidiana dei gelesi”. Per Mauro, il sindaco deve essere garante di tutte le parti. “Il sindaco non può rappresentare parte dell’elettorato o solo chi lo ha sostenuto in campagna elettorale od ancor peggio un gruppo oligarchico di governo – conclude – il sindaco deve rappresentare tutta la città senza l’esclusione di alcuno. L’interesse della collettività deve essere pertanto prioritario, soprattutto rispetto a personalismi che spesso potrebbero a volte essere sintomi di incertezza e confusione”. L’ingegnere, seppur con una missiva, rompe il silenzio e sembra voler chiarire tanti aspetti di una rivalità, ormai piuttosto palese.

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