Morselli, “L’8 marzo sia in tutti i gesti anche se la strada è ancora lunga”

 
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L'assessore ai lavori pubblici Romina Morselli

Gela. “Bisogna costruire una società di umani che rispettano umani, umani che godono di pari opportunità e che lottano perché mai più ne subiscano soprusi. L’8 marzo si faccia in modo che sia in ogni gesto, in ogni lotta quotidiana e che sia simbolo di una lotta che ha ancora molti traguardi da tagliare”. Lo spiega l’assessore Romina Morselli, che nella giunta del sindaco Lucio Greco si occupa anche di pari opportunità. Morselli interviene in occasione dell’8 marzo. “Non si vuole di certo svuotare di significato le innumerevoli leggi intervenute sul tema della tutela della donna, dal 1946 ad oggi, ma si vuole incentrare l’attenzione sulla necessità e sull’importanza di un lavoro di rete tra donne impegnate in politica e donne della realtà, che insieme anche agli uomini porti pian piano ad una vera e propria concreta e positiva rivoluzione culturale”, aggiunge.

Per Morselli, è positivo che in giunta la metà degli assessori sia fatta da donne. Lo stesso vale in uffici dirigenziali. “È innegabile che il nostro sistema Paese si stia evolvendo sempre più grazie al lavoro delle istituzioni e di tutti gli attori che collaborano con esse su questo piano, ma è altrettanto evidente – dice ancora – che la strada che resta da fare è ancora lunga e che lo sforzo dei soggetti pubblici potrà avere velocemente gli effetti desiderati solo attraverso una collaborazione proficua e proattiva con i tutti i settori della vita sociale. Il nostro Paese si presenta, sul tema, come un insieme di speranze che spesso restano incompiute, sintesi di scontri tra storie e culture e di processi di democratizzazione privi di realizzazione e tutto questo certamente non giova alla tutela della donna. Pertanto, bisognerebbe puntare su un nuovo e più articolato piano di rilancio al quale approcciarsi con lungimiranza, coraggio e con abili e concrete capacità politiche. La visione femminile della realtà, del vivere sociale, le stesse caratteristiche delle donne, con il loro ampio bagaglio di lotte e fatiche, costituiscono un capitale umano che in un momento di maggior forza e determinatezza potrebbe mettere in moto un nuovo sviluppo, più consapevole, generando una crescita decisiva di tutele giuridiche. Ma, a tal fine, è fondamentale che l’intera società civile si faccia strumento concreto di questi cambiamenti. È necessario, affinché la legislazione possa avere un impatto sulla società, che ci siano importanti e da numerose azioni sociali ed educative”.

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