Muore a 62 anni dopo 5 interventi in 10 giorni, la procura apre una inchiesta

 
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Gela. Doveva essere un intervento semplice, di quelli che rientrano nella normale routine medica. Ed invece, l’asportazione di una ciste si è rivelato una odissea per un pensionato, morto dopo cinque interventi in dieci giorni.

Giuseppe Marino aveva 62 anni. Da circa uno era andato in pensione. La sua morte ha lasciato increduli i familiari, che hanno chiesto che venga fatta luce sulla sua morte. Marino è deceduto tre giorni fa all’ospedale vecchio Garibaldi di Catania, dopo una settimana di dolori atroci, stati comatosi, emorragie e speranze di ripresa. La procura etnea ha aperto una inchiesta. Non a caso il corpo è rimasto a disposizione della magistratura che ha ordinato l’esame autoptico. Un medico legale dovrà accertare le cause del decesso del pensionato, che si era recato a Catania come un normale paziente, accompagnato dai familiari.

Il ricovero era stato predisposto per tempo. Dopo un controllo era stato deciso di asportare una ciste che pare si trovasse vicino al pancreas. L’intervento chirurgico non era di quelli rischiosi. Ed in effetti sembrava che tutto fosse filato liscio. Ed invece a poche ore di distanza Marino ha avvertito dolore. Gli esami medici avrebbero diagnosticato conseguenze epatiche con principi emorragici. Le condizioni di salute si sono aggravate di ora in ora. Il paziente è tornato ben cinque volte in sala operatoria nell’arco di dieci giorni per motivi diversi: una infezione post operatoria, per una emorragia interna ed altre complicanze. Le sue condizioni di salute nell’ultima settimana si sono sempre più aggravate fino a quando, domenica sera, un nuovo allarme ha provocato la morte dell’uomo. I medici dicono di aver fatto tutto il possibile per salvarlo ma i familiari vogliono sapere perchè un intervento che doveva sembrare semplice si è trasformato in un incubo che ha portato alla morte.

Disgrazia nella disgrazia. Uno dei figli avrebbe dovuto sposarsi domenica prossima ed ovviamente ha sospeso le nozze, rinviandole ad altra data. Per adesso c’è il dolore e la rabbia di aver perso il proprio caro. La procura catanese dovrà stabilire se ci sono gli estremi per aprire una indagine contro il personale medico dell’ospedale etneo.

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