La maggioranza cade e risorge sulla Tares: Da trattare ancora 20 punti

 
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Gela. La maggioranza in consiglio comunale, fin troppo assorbita dai lavori in corso destinati a dare un nuovo volto alla giunta di governo, cade sulla questione della tares per risorgere, anche se solo in parte, a ventiquattr’ore di distanza.

L’imposta che dovrebbe sostituire la vecchia tarsu sui rifiuti è stata al centro delle sedute di consiglio andate in scena giovedì e venerdì sera.
E’ stato il consigliere democratico Nuccio Cafà a chiedere che il punto tares venisse trattato per primo. Una mossa che non ha trovato molti favori tra i suoi stessi compagni di partito. Non sono mancati, infatti, i battibecchi fra lo stesso presidente della commissione bilancio e il capogruppo Pd Enrico Vella.
“Su questa ma
teria – ha spiegato il capogruppo – bisogna essere precisi. I cittadini stanno già pagando la tarsu e noi, ancora adesso, non sappiamo proprio nulla di questa tares”.
Una linea sposata dall’esponente dell’Udc Guido Siragusa.
“A questo punto – ha detto – chiedo che l’atto venga congelato di modo da poterlo meglio analizzare. Anche perché, sento già parlare di aumenti della tassa e vorrei capire il motivo”. 
Neanche Giuseppe Di Dio ha negato le sue perplessità davanti al dirigente del settore bilancio Simonetta Guzzardi. 
“Vorrei capire cosa hanno fatto gli uffici comunali in sei mesi – è intervenuto Di Dio – adesso, ci venite a dire che l’atto deve essere approvato perché si avvicinano le scadenze di legge ma con quali elementi dovremmo decidere?”. Alla fine, la gran confusione targata Pd ha portato alla mancata approvazione di un emendamento formulato da Cafà e dagli altri esponenti della commissione bilancio.
La proposta prevedeva tre scadenze per il pagamento tares fino al prossimo dicembre. Immediata la controreplica di diversi esponenti democratici che hanno fatto mancare il numero legale nella votazione all’emendamento presentato da Giuseppe Di Dio. 
Stesse scene ma risultato diverso, invece, nella riunione di venerdì sera. Su proposta dell’esponente autonomista Vincenzo Cirignotta, con il parere favorevole della dirigente del settore bilancio Simonetta Guzzardi, si dovrebbe pagare in tre soluzioni. 
Entro il 31 agosto ed il 31 ottobre si continuerà a versare quanto dovuto per la tarsu: il conguaglio tares, invece, scatterà il prossimo 16 dicembre. In questo modo, sembrano essersi superate tutte le difficoltà che, addirittura, avevano creato un’evidente scollatura sul fronte interno al Partito Democratico. “Ovviamente – spiega proprio il vice presidente del consiglio comunale Vincenzo Cirignotta – non siamo ancora in grado di definire l’esatto ammontare della tares. Abbiamo, però, fatto chiarezza sulle modalità di pagamento che, comunque, potrà avvenire tramite il classico modello F24”. 
Ma mentre tutti si attendevano un nuovo rompete le righe: nella seduta di venerdì sera, i consiglieri presenti hanno dato il loro voto favorevole anche alla richiesta, giunta direttamente dai vertici locali di raffineria, di ampliamento del metanodotto già presente in contrada Piana del Signore. 
Adesso, però, dopo le ultime scelte assunte sul fronte giunta dal sindaco Fasulo, il civico consesso si riunirà lunedì. All’appello, infatti, mancano ancora venti punti all’ordine del giorno.

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