Neonata morta dopo il parto, indagati 25 dipendenti ospedalieri

 
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Gela. Sono stati indagati 25 dipendenti del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” a seguito del decesso di Gaia, la neonata morta poche ore dopo essere venuta al mondo. Il parto era stato ordinato con urgenza dai medici dell’unità operativa di Ostetricia e ginecologia, diretta da Michele Palmieri, che avevano diagnosticato il distacco della placenta. Una corsa contro il tempo che aveva permesso alle 21,30 di fare nascere la piccola Gaia colta subito da un arresto cardiorespiratorio. I sanitari erano riusciti a rianimare la piccola. Un tentativo disperato durato circa 40 minuti. A seguito delle condizioni disperate, la neonata era stata trasferita con urgenza a Palermo, presso l’unità intensiva neonatale (Utin) dell’ospedale Civico. I soccorritori del servizio 118, a bordo di un elisoccorso, erano riusciti a consegnare la sfortunata bimba al personale medico che non ha potuto fare altro che costatarne la morte. Il cuoricino di Gaia si era fermato per la seconda volta senza riprendere la sua attività. I familiari della neonata, stretti nel lutto, sono ancora scossi e temono che in ospedale non sia stato fatto abbastanza. Anche per questo motivo hanno sporto denuncia contro i sanitari della struttura di via Palazzi, recandosi presso la caserma dei carabinieri. Vogliono che venga fatta chiarezza sulla morte della loro unica figlia. “Non mi sono rivolto nemmeno ad un legale – spiega il padre della neonata – ho sporto una formale denuncia ai Carabinieri per sapere cosa è realmente accaduto. Mia figlia era sana ma non ho avuto nemmeno il tempo di stringerla tra le mie braccia da viva. Se qualcuno in ospedale ha commesso degli errori è gusto che paghi anche con una condanna”. Intanto 25 dipendenti ospedalieri, tra personale medico e paramedico, è stato raggiungo da un avviso di indagini preliminari per il decesso di Gaia. Le indagini degli inquirenti sarebbero circoscritte al solo personale del presidio di via Palazzi. Non trapelano indiscrezioni anche se gli inquirenti avrebbero escluso i soccorritori del 118 che con l’elisoccorso hanno curato il trasferimento verso il capoluogo isolano, e i medici dell’Utin dell’ospedale Civico di Palermo che hanno diagnosticato il decesso della neonata.

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