Non c’era corruzione, ridimensionata la posizione di Toscano in Cash flow

 
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Gela. Un annullamento totale, due parziali e due rigetti. Sono queste le decisioni del Tribunale del Riesame sulla seconda ondata di ricorsi relativi all’inchiesta Cash flow sulla truffa alle società finanziarie ed allo Stato per riabilitare i protestati.

Nel dettaglio il tribunale della Libertà ha annullato totalmente il provvedimento restrittivo nei confronti di Rocco Caci, difeso dall’avvocato Giovanna Zappulla. Diverso il caso di Rosario Toscano, il funzionario dell’Agenzia delle Entrate assistito dall’avvocato Flavio Sinatra. Annullato il reato di corruzione, rimane in piedi quello di falso. Concessi gli arresti domiciliari. Toscano è accusato di aver intascato due assegni di diecimila euro per consentire all’imprenditore Fabio Fasulo di poter annullare una cartella esattoriale di oltre centomila euro.

Il difensore ha però provato che in maniera temporale i due episodi non hanno una conseguenza logica perché distanziati quattro mesi uno dall’altro. In realtà la difesa tende a provare che quei soldi incassati dal genero di Toscano erano un acconto della compravendita di una villetta. L’annullamento della corruzione pone un problema all’Agenzia delle Entrate, che all’indomani dell’arresto di Toscano ne aveva comunicato la sospensione.

 

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