“Non è socialmente pericoloso”, niente libertà vigilata per Alfieri

 
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Gela. Non è più socialmente pericoloso e così viene meno la libertà vigilata che gli era stata imposta sulla base dei fatti dell’inchiesta antimafia “Inferis”. La decisione del magistrato di sorveglianza è arrivata per il quarantanovenne Sebastiano Massimo Alfieri. Il magistrato ha accolto le richieste giunte dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Giuseppe Cascino. Il legale, producendo atti e documentazione, ha sostenuto che non ci sono più le condizioni di pericolosità che avrebbero potuto fondare la sottoposizione alla libertà vigilata. Il quarantanovenne, nipote del boss Peppe Alferi, venne toccato dall’inchiesta “Inferis”, legata proprio all’organizzazione criminale ritenuta autonoma sia dalla stidda che da Cosa nostra. La difesa ha ribadito che la condotta di Alfieri continua ad essere regolare, senza coinvolgimenti criminali.

Di recente, il riesame ha disposto l’annullamento in un altro procedimento. Anche questa decisione favorevole è stata indicata dal legale per rafforzare la propria tesi a supporto della non pericolosità sociale.

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