Gela. Diciotto mesi per completare i lavori e dare alla città e ai giovani, che vogliono provare ad investire su un nuovo tipo di economia, uno spazio di coworking “all’avanguardia”. Il presidente di raffineria Francesco Franchi è convinto che l’investimento sull’ex casa albergo di Macchitella, previsto nell’accordo siglato con il Comune e finanziato attraverso le compensazioni Eni, possa creare un filo di collegamento tra il cane a sei zampe e i giovani imprenditori del territorio. La struttura diventerà un moderno incubatore di imprese e uno spazio destinato alle startup. “Ci saranno tecnologie all’avanguardia”, ha ripetuto il manager. L’azienda potrebbe valutare idee progettuali e di investimento che possano rientrare nel nuovo percorso dell’economia circolare intrapreso. Quindi, dall’incubatore potrebbero uscire startup capaci di collaborare con la multinazionale. Secondo Franchi, si conferma il ruolo di Eni a supporto dello sviluppo del territorio. Il presidente di raffineria ha inoltre spiegato che l’inaugurazione dei lavori, che tra sfiducia all’ex sindaco, commissariamento ed emergenza Covid sembravano destinati allo stallo, arriva praticamente a ridosso del primo anno di attività della bioraffineria (inaugurata nel settembre del 2019). Al taglio del nastro, c’erano i manager del cane a sei zampe e c’era il sindaco Lucio Greco.
“Eni non è più un’azienda che inquina e il nuovo percorso di economia circolare può assicurare piena collaborazione con il Comune – ha detto – il dialogo è possibile anche su altri possibili investimenti”. Sono in totale trentadue milioni di euro quelli che Eni ha destinato alla città, a seguito del protocollo di intesa di sei anni fa, che ha aperto la strada verso la riconversione green.
