“Pd è parte importante alleanza”, Sincero: “Chiarire ragioni di quanto sta accadendo”

 
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Il consigliere comunale Davide Sincero

Gela. L’esperimento politico “arcobaleno” potrebbe andare incontro ad un tonfo, decisamente inatteso. Un pilatro dell’alleanza anomala del sindaco Lucio Greco è sulla via dell’addio. Sono ore febbrili per il Partito Democratico, dopo le dimissioni annunciate dall’assessore Grazia Robilatte. L’esponente dem, che ha avuto in mano deleghe molto delicate, ha rotto con il sindaco. Il Pd, a questo punto, da sponsor dell’alleanza “oltre i simboli” potrebbe diventare forza di opposizione, cambiando le sorti dei prossimi mesi a Palazzo di Città. Una frattura politica che piace poco ad altri pezzi della maggioranza. “A questo punto bisogna fare chiarezza – dice il capogruppo di “Una Buona Idea” Davide Sincero – vogliamo capire quali siano le ragioni che hanno spinto il Pd ad arrivare a decisioni di questo tipo. Parliamo di un partito di riferimento dell’alleanza, al pari di Forza Italia e degli altri alleati”. Sincero fa parte di quell’area civica che si rivede anche in posizioni analoghe a quelle dem, seppur non ci sia mai stato un vero incontro politico. Ma le tegola del Pd non è l’unica in casa pro-Greco. C’è il fronte Ghelas che ha creato ulteriori divergenze. “Credo che le verifiche di maggioranza servano sempre – aggiunge – bisogna verificare le ragioni degli affidamenti esterni. Speravamo che l’avvento del nuovo manager potesse assicurare interventi di pulizia molto più efficienti. Probabilmente, la gestione di una società come Ghelas non è così semplice come si poteva inizialmente immaginare”.

I civici di “Una Buona Idea”, che hanno come riferimento in giunta il vicesindaco Terenziano Di Stefano, non si sarebbero aspettati neanche l’accordo confezionato con Cassa Depositi e Prestiti, in vista di una centralizzazione dei progetti e degli investimenti. “Avevamo chiesto una relazione tecnica al consulente del sindaco – conclude Sincero – la stiamo ancora aspettando. Non siamo yes man, che rispondono a comando. Davanti a fatti di questo tipo, c’è una certa amarezza”. Il sindaco è chiamato ad evitare che l’apparato “arcobaleno” crolli, ad appena un anno dalla vittoria delle amministrative.

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