Progetto depuratore Macchitella, verifica prescrizioni: Lorefice, “solo iter Regione fermi”

 
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La progettazione per il potenziamento del depuratore di Macchitella

Gela. Il potenziamento del depuratore di Macchitella è un’opera tenuta sotto stretta osservazione. Tutti i passaggi burocratici sono stati coordinati dal Commissario straordinario unico, che è l’autorità nazionale intervenuta a seguito delle procedure di infrazione, avviate dall’Unione europea. Lo scorso dicembre, proprio la struttura commissariale aveva rilasciato l’ultimo ok al progetto definitivo, che prevede un rafforzamento dell’impianto, destinato ad avere una capacità di venticinquemila abitanti equivalenti. Solo in questo modo, sarà possibile coprire aree della città che fino ad oggi non sono state servite. E’ un progetto che ha seguito un binario comune con quello del raddoppio della capacità del sistema consortile, all’interno della raffineria Eni. Le carte dell’ampliamento del depuratore di Macchitella sono nuovamente in Regione. Il rup del progetto ha presentato tutta la documentazione per la fase di verifica dell’ottemperanza alle prescrizioni, contenute nel decreto del giugno di un anno fa. Sono previste diverse misure, a tutela dei parametri ambientali e per l’osservanza della normativa in materia di depurazione. Così, gli accertamenti sulle relazioni fornite e sui dati progettuali, sono in corso, affidati ai funzionari dell’assessorato regionale territorio e ambiente. L’impianto è attualmente nella gestione di Caltaqua e in passato fu al centro di un’inchiesta, condotta dai pm della procura, a seguito di sversamenti di reflui in mare. Sul ciclo locale della depurazione è intervenuta anche la commissione parlamentare di inchiesta, con un sopralluogo che risale a tre anni fa. Il progetto esecutivo è stato approvato proprio nel dicembre dello scorso anno, attraverso la struttura commissariale. La Regione, per il tramite della Commissione tecnica specialistica, aveva già rilasciato parere, per l’esclusione dalla procedura di assoggettabilità a Via. A seguito di un assestamento delle somme disponibili per il progetto, l’ammontare complessivo tocca quasi otto milioni di euro. Al potenziamento del depuratore di Macchitella, che per anni ha generato disservizi con pericolosi scarichi di reflui in mare, è destinato un importo complessivo superiore ai quattro milioni di euro. La fase di gara sarà affidata ad Invitalia, che la coordinerà.

Il senatore grillino Pietro Lorefice, che fa parte della commissione parlamentare di inchiesta, nota più di una differenza fra l’iter per il depuratore di Macchitella, che si appresta alla fase di gara, e quello delle procedure coordinate dalla Regione. “Quando parliamo delle attività condotte dal Commissario straordinario- dice – ci troviamo davanti a procedure, che comunque seguono le scadenze e vanno avanti. I progetti che sono in capo alla Regione, tra questi il finanziamento per la nuova rete idrica a Manfria, vanno sempre incontro a lunghi stop e ad attese infinite. I lavori a Manfria, seppur finanziati e con progetto già definito, non sono ancora partiti”. Lo scorso anno, Lorefice e il gruppo locale del Movimento cinquestelle presentarono un report di tutti i progetti per la rete idrica e la depurazione, coordinati dalla Regione, ma fermi o addirittura con finanziamenti a rischio. Il presidente dell’Assemblea territoriale idrica, Massimiliano Conti, ha avuto incontri sui lavori per la rete idrica a Manfria, che era stata annunciata sempre lo scorso anno, con decreto della Regione. Pare che i cantieri possano iniziare a breve, in attesa di definire gli ultimi particolari. Anche sulla rete idrica a Manfria sono tante le attenzioni, anche da parte del Comitato ViviamoManfria, che arrivò a presentare un esposto in procura, denunciando i troppi ritardi.

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