Raddoppio depuratore consortile, Regione approva la perizia di variante del progetto

 
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Gela. E’ un progetto atteso da anni, che dovrebbe contribuire a rafforzare il sistema locale di depurazione. L’ammontare dei lavori per il raddoppio della linea di trattamento biologico dell’impianto di depurazione consortile, all’interno dell’area della raffineria Eni, ha un valore non inferiore ai 7 milioni di euro. L’appalto è già stato assegnato alla Nurovi srl. Nell’ultima fase degli accertamenti tecnici, come verificato dal rup, si è posta la necessita di una perizia di variante, per apportare modifiche al progetto esecutivo e disporre la consegna dei lavori. I tecnici incaricati dalla Nurovi hanno concluso le attività sulla perizia, che è stata trasmessa e sottoposta ad ulteriore vaglio, anche attraverso conferenze di servizi, che si sono tenute lo scorso mese. Le variazioni principali riguardano la collocazione di alcuni blocchi funzionali e un sistema di sollevamento per l’adduzione dei liquami.

La perizia è stata approvata e ci sono le firme anche dei dirigenti del dipartimento acqua e rifiuti dell’assessorato regionale all’energia. Dovrebbe trattarsi di un passaggio preliminare alla consegna dei lavori, per l’avvio delle attività. Ad inizio anno, la commissione parlamentare di indagine sul ciclo dei rifiuti ha effettuato ispezioni sia nell’impianto di Macchitella che al consortile della raffineria.

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