Rubava energia elettrica con una calamita, un panificatore davanti al giudice

 
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Gela. Trentacinque percento in meno di consumi grazie ad una speciale calamita piazzata sul contatore dell’energia elettrica. Con l’accusa di furto, è finito sottoprocesso un panificatore.

G.P. avrebbe utilizzato questo sistema per consumare energia senza, però, pagarla interamente. I magistrati della procura, non a caso, gli contestano proprio il reato di furto d’energia. I controlli scattarono all’interno della sua rivendita di corso Salvatore Aldisio. Furono i tecnici Enel ad accertare i consumi anomali.
“Abbiamo calcolato – ha spiegato uno degli operatori sentiti in aula davanti al giudice Manuela Matta – che la riduzione dei consumi in bolletta si aggirava intorno al trentacinque percento. Ci accorgemmo subito della calamita collocata sul sistema che contabilizza gli effettivi consumi”. La decisione sul caso del panificatore potrebbe arrivare già a conclusione della prossima udienza.

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