Sanità, deputati M5s tra le corsie per un ospedale territoriale tra Gela e Caltagirone

 
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Il primario Gaetano Orlando e, alle sue spalle, Francesco Cappello e Nuccio Di Paola deputati del M5s all'Ars

Gela. “L’ospedale ‘Vittorio Emanuele’ potrebbe essere associato al ‘Gravina’ di Caltagirone ed insieme diventare una struttura sanitaria territoriale distante dalle province e dai confini politici”. Ad affermarlo è Nuccio Di Paola, deputato regionale del M5S in visita, questa mattina, ai reparto del presidio ospedaliero di via Palazzi insieme al vice presidente della commissione sanità regionale, Francesco Cappello. “In tal senso noi del m5S abbiamo già presentato un disegno di legge – prosegue Di Paola – Oggi, però, siamo venuti in ospedale per sentire le opinioni di chi vi opera e sapere come muoverci in anticipo rispetto alla presentazione ufficiale della rete ospedaliera. Il primo punto è capire se l’ospedale di via Palazzi rimane Dea di primo livello e autonomo”.

La visita tra le corsie è avvenuta alla presenza del direttore sanitario, Luciano Fiorella, del sindaco Domenico Messinese e di alcuni componenti della commissione consiliare sanità presieduta da Virginia Farruggia. “Il problema più grande è rappresentato dalla carenza di personale – spiega il primo cittadino – Con il nuovo management dell’Asp siamo riusciti a ottenere la stabilizzazione dei precari. Adesso bisogna colmare l’assenza delle figure sanitarie necessarie a colmare le carenze di organico”.
Scettico il personale sull’iniziativa del M5S, complice il ricordo dell’ultima passerella politica a ridosso delle elezioni regionali per l’inaugurazione bis della mai realizzata Breast unit, voluta dall’ormai ex presidente Rosario Crocetta che si era trascinato il riconfermato deputato all’Ars, Giuseppe Arancio, il vecchio management dell’Asp cl2 e i suoi fedelissimi di allora: Laura Caci, Enrico Vella, Sergio Tufano e Vittorio Virgilio.
“Questa nostra visita non è legata a finalità politiche – chiarisce Di Paola – Vogliamo conoscere lo stati degli ospedali di frontiera e agire facendo leva sui quattro componenti del M5S nella commissione regionale Sanità. A Gela, nonostante la buona volontà degli operatori – conclude – abbiamo notato una carenza in tutti i reparti. Molte strutture sono da migliorare, come il Pronto soccorso che risulta non adatto rispetto all’utenza”.

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