Slitta la discussione sulla Tari, il consiglio si blocca: “Verifiche per lo statuto Ghelas”

 
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Gela. Tutto rinviato a lunedì. Dopo la “maratona” di ieri sera sulla crisi politica della giunta, il consiglio comunale si blocca davanti al nuovo statuto della Ghelas Multiservizi. In apertura di seduta, vista l’assenza dei tecnici comunali e del notaio che materialmente ha redatto lo statuto, è stato il dem Guido Siragusa a chiedere un rinvio. “Ci sono molti punti da chiarire – ha detto – ritengo che sia necessario farlo insieme ai tecnici e a chi ha redatto lo statuto. Bisogna avere un confronto con la governance della multiservizi. Parliamo di una società che ha in organico decine di lavoratori. Mi pare giusto valutare con attenzione”. Una proposta, alla fine, accolta dall’aula. In tal senso si è espresso pure il capogruppo di Noi con l’Italia Vincenzo Cirignotta. “Non capisco perché si debba rinviare – è intervenuto invece Carmelo Casano – abbiamo la possibilità di posporre la trattazione del punto e di proseguire con gli altri atti che attendono di essere esitati”.

Lo statuto della Ghelas. All’ordine del giorno, tra gli altri, ci sono punti che pesano, a partire dal piano economico finanziario sui rifiuti e dalle nuove tariffe Tari. La richiesta di Casano è stata sostenuta dall’indipendente Maria Pingo. “Il notaio si è limitato a prendere atto della normativa in materia – ha spiegato il consigliere di DiventeràBellissima Giovanni Panebianco – c’è poco da discutere. Forse, l’unico dubbio riguarda la previsione di un direttore generale”. La richiesta di rinvio è stata accolta e in pochi minuti la seduta è stata sciolta.

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