“Sono con il presidente del tribunale”, Greco: “Situazione grave intervenga il ministero”

 
0
Riggio e Greco durante l'insediamento del presidente del tribunale

Gela. L’allarme, per l’emergenza d’organico in tribunale, ieri l’ha lanciato direttamente il presidente, Roberto Riggio. Ha usato toni anche molto concitati, descrivendo un presidio “abbandonato”. Il sindaco Lucio Greco si dice pronto a fare quello che è necessario, per avere un tribunale a pieno organico. “La grave situazione che si registra in tribunale, purtroppo, non è nuova e non la stiamo scoprendo oggi. Personalmente, più volte mi sono occupato della questione, che mi preoccupa non poco, e le parole del presidente Roberto Riggio sollevano il velo su un’atavica emergenza che non riguarda solo Gela, ma che continua ad essere gestita con superficialità. Il personale del nostro tribunale non si è ridotto al lumicino nelle ultime settimane. Quello che accade oggi è il frutto di un processo che si è innescato molti anni fa, e nessuno, a nessun livello, è stato in grado di fermare l’emorragia. Si verifica, tra magistrati e organico a vario titolo, lo stesso problema che vediamo negli ospedali e nelle strutture sanitarie. Molti professionisti vedono in questa città una terra di passaggio, non quella in cui restare e prestare servizio a lungo. La maggior parte dei magistrati che arriva qui, come evidenzia lo stesso Riggio, sono di prima nomina e dopo tre o quattro anni il 72 per cento di loro chiede il trasferimento. La carenza di personale, inoltre, interessa anche gli uffici del giudice di pace e la parte amministrativa. A completare il quadro del disastro perfetto – dice il sindaco – il fatto che il nostro presidio non serva solo il territorio cittadino ma anche quelli limitrofi. Lavorare qui non è semplice. Il tasso di criminalità è tra i più alti in Italia, e, sebbene come amministrazione abbiamo cercato di dare un segnale importante finanziando con fondi comunali il progetto della videosorveglianza, la verità è che richiede un coraggio, uno spirito di abnegazione e una dedizione decisamente maggiori rispetto ad altre città italiane. Questo, anziché scoraggiare, dovrebbe spronare, ma spesso non è così”. Per Greco, non bisogna agire, prima possibile.

“Appare chiaro, quindi, che le chiacchiere stanno a zero e che c’è solo da raccogliere subito un appello drammatico quanto veritiero, farlo nostro e portarlo direttamente sui tavoli ministeriali. Ed è esattamente quello che intendo fare – aggiunge – in questa battaglia per la legalità sono, senza se e senza ma, al fianco del presidente del tribunale e farò tutto ciò che è necessario e che è in mio potere. In passato, l’argomento è stato già al centro di incontri e dibattiti, ma ora si deve passare all’azione. Non possiamo parlare di legalità e invitare i cittadini a denunciare, se poi li si lascia in balìa della burocrazia e di aule di tribunale vuote. Non possiamo celebrare una volta all’anno chi ha dato la vita per la legalità, e scordarci di onorarlo con i fatti nei restanti 364 giorni. E’ una situazione troppo grave quella descritta dal presidente e nel garantirgli il mio appoggio incondizionato mi associo al suo ringraziamento nei confronti di chi, ogni giorno, si spende per arginare questa deriva, con serietà, professionalità e competenza, e senza guardare l’orologio o il calendario”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here