“Su fondi Patto per il Sud c’è accordo politico”, Incardona: “Pd pensi a scelte ministro Provenzano”

 
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Il consigliere Udc Salvatore Incardona

Gela. Era inevitabile che il ritorno alla ribalta del taglio dei trentatré milioni di euro del Patto per il Sud, destinati alla città, provocasse non pochi scossoni politici, gran parte concentrati all’interno della maggioranza del sindaco Lucio Greco. I dem, con il segretario cittadino Peppe Di Cristina, hanno attaccato a testa bassa dopo il parere favorevole al definanziamento giunto ieri dalla commissione bilancio dell’Ars. Il segretario ha parlato di un governo regionale che ha preso di mira la città, imponendo solo tagli. I forzisti, che sono maggioranza di governo a Palermo e a Palazzo di Città, hanno cercato di disinnescare le accuse. Il deputato Michele Mancuso, che fa parte della commissione bilancio Ars, ha spiegato che verrà presentata una risoluzione, con l’obbligo per il governo regionale di finanziare i progetti del Comune di Gela. Lo scorso anno, la proposta di definanziare i trentatré milioni di euro venne formulata dall’assessore Mimmo Turano, riferimento politico dell’Udc, che da alcuni mesi appoggia Greco e la giunta, con il consigliere comunale Salvatore Incardona e l’assessore Danilo Giordano. Il coordinatore cittadino Udc delinea una situazione politica che toglie responsabilità dalle spalle di Turano e del governo Musumeci e lo fa replicando anche ai “compagni” di avventura del Pd, almeno nella giunta Greco. “Non accetto polemiche strumentali – dice Incardona – parliamo di un accordo politico che rimane immutato tra il governo regionale e la giunta Greco. Non viene messo per nulla in discussione e lo dimostrano sia l’interlocuzione sulla proroga dei centoventi giorni per la presentazione dei progetti da finanziare, che dovrebbe essere autorizzata a breve, e il recente protocollo di intesa che va a rafforzare i fondi destinati alle aree di crisi complessa, a cominciare da Gela. Il presidente Nello Musumeci e gli assessori Mimmo Turano e Marco Falcone non hanno mai parlato di una delibera sul definanziamento da revocare, ma hanno assunto precisi impegni politici con l’amministrazione Greco e verranno rispettati. Al Pd, invece, chiedo come mai il loro ministro per il Sud Giuseppe Provenzano, anche in una fase di emergenza come quella attuale, stia facendo di tutto per far ritornare a Roma i fondi destinati alla Regione e ancora non impegnati. Perché tutta questa fretta? Al governo nazionale non bastano tutte le imposte che i siciliani sono costretti a versare a Roma? Adesso vogliono requisire anche il futuro della nostra terra. Mi riferisco inoltre a tutti quei fondi destinati alle imprese siciliane che l’Assessorato alle attività produttive ha già destinato ai bandi Psr 2014/2020 in prossima uscita, misure rimaste bloccate a causa dell’emergenza Covid-19. Dobbiamo spingere tutti affinché non si perda un solo euro”.

L’esponente Udc conferma che il suo partito all’Ars appoggerà la risoluzione per il finanziamento dei progetti presentati dall’amministrazione comunale. “Ne sono già pervenuti quattro”, conclude il consigliere centrista.

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