“Su Timpazzo Greco ha cambiato idea in tre ore”, Pd: “Difende la sua coalizione”

 
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La protesta di ieri a Timpazzo condivisa da Pd e Greco

Gela. I toni più concilianti, che ieri sera il sindaco Lucio Greco al termine dell’assemblea della Srr ha avuto verso gli altri primi cittadini accettando il progetto di più conferimenti a Timpazzo per i prossimi quattro mesi, quasi inevitabilmente hanno fatto emergere quelle che secondo i dem locali sono contraddizioni politiche. “All’incoerenza di chi cambia idea in appena tre ore risponderemo con la concretezza delle azioni e porteremo in consiglio comunale una mozione, procederemo a proporre azioni ancora più incisive di informazione e di protesta – dicono gli esponenti locali del Pd – chiederemo al gruppo parlamentare di avviare tutte le azioni possibili per difendere gli interessi della città e di chi ci vive. Siamo convinti che in politica la lealtà di chi amministra debba rappresentare il tratto distintivo del buon rappresentante. Ieri, purtroppo, questa lealtà nei confronti dei cittadini è venuta a mancare”. Il Pd quindi prende nuovamente le distanze dal sindaco Lucio Greco anche sulla questione Timpazzo, nonostante abbia condiviso il sit-in a Timpazzo. Il sì di Greco al progetto della Regione praticamente ha fatto saltare qualsiasi unità di intenti.

“Pensavamo che su una questione importante per la città – aggiungono i dem – si riuscisse a fare quadrato. Fin dall’inizio, abbiamo sostenuto che per fermare lo scempio ideato da Musumeci e dai suoi alleati fosse necessario che soprattutto le istituzioni locali, con in testa il sindaco, si mobilitassero nelle sedi opportune, senza tener conto delle appartenenze politiche. Purtroppo così non è stato. Quando il sindaco ha dovuto assumersi le proprie responsabilità, rimettendo in discussione le scelte prese dalla Srr contro la città, ha preferito tutelare gli interessi della sua coalizione. Andremo avanti, sapendo che la ragione è dalla nostra parte e continueremo ad agire per evitare ulteriori danni al nostro territorio”. Il Pd continua nella linea dura e adesso tra chi rema contro la città è annoverato anche il primo cittadino.

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