“Tamponi a tappeto anche sui luoghi di lavoro”, Giudice: “Non partecipo a polemiche”

 
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Le operazioni drive-in all'ex terminal

Gela. L’avvio della fase dei tamponi estesi a tappeto, come accaduto ieri all’ex autoparco di Brucazzi, si è reso necessario davanti a percentuali di contagio che in città sono sempre più elevate. Proprio ieri si è registrato il decesso di una donna, ricoverata al “Sant’Elia” di Caltanissetta e sono 45 i positivi accertati con i test rapidi, da verificare adesso con quelli molecolari. Il segretario confederale della Cgil Ignazio Giudice preannuncia la richiesta ufficiale di tamponi a tappeto anche sui luoghi di lavoro e ribadisce i meriti da attribuire a medici e volontari. “Il tema del diritto al tampone non esiste perché ovviamente tutti ne abbiano diritto, dato che prevenire è meglio che curare. Ovviamente, in un paese costretto a darsi delle regole al risparmio sulla sanità bisogna stabilire regole e quindi va condivisa la priorità ai cittadini che sono stati in quarantena e devono sapere se poter uscire dall’isolamento perché guariti, ci mancherebbe. Anche ieri, in città – spiega – l’Asp ha proceduto in questo modo, effettuando i tamponi su tutti i cittadini in quarantena e anche su coloro che si sono presentati per esercitare il diritto alla prevenzione, lo stesso che il sindacato ha rivendicato e rivendicherà, lo stesso che si è realizzato alla Capitaneria di porto, presso gli uffici del tribunale, in molte scuole e uffici pubblici, sia dove si sono registrati casi positivi sia dove si è avvertita la necessità di sapere e quindi prevenire. Annuncio che già nelle prossime ore si procederà a concordare una serie di date specifiche per gli ambienti di lavoro, così da attenuare il rischio contagio”.

Secondo il sindacalista, in questa fase, è inutile fare polemiche, a cominciare da quelle sulla comunicazione. “Con il Covid-19 non si scherza e per quel che mi riguarda non sono disposto a partecipare ad inutili polemiche – aggiunge – più organizzazione e meno comunicazioni mentre i cittadini dormono. Il Comune ha modificato la sede scelta per i tamponi rapidi nella tarda serata di venerdì. Più dialogo per fare, solo a favore dei cittadini. Ci sarà tempo, per chi ne ha voglia, di vendere la normalità come conquista, che poi le conquiste si vivono e non si ascoltano. La fonte ufficiale è la qualità dell’informazione, tutto il resto è chiacchiera e le istituzioni dovrebbero farne a meno. Grazie di cuore ai medici, agli infermieri, ai volontari che ogni giorno si dedicano con spirito di servizio, gentilezza e abnegazione ai cittadini. Ho assistito con i miei occhi a ciò che scrivo e come sempre verifico. Ho visto decine di bambini, uomini e donne con l’ansia del momento e con il dubbio della positività, recarsi coscienziosamente ad effettuare il tampone sotto la direzione dei responsabili Asp. A tutti costoro va il mio ringraziamento sincero. La nostra città vive un momento serio e di queste persone serie abbiamo bisogno”.

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