Cgil e Uil scioperano per la sicurezza sul lavoro, sit in giovedì in raffineria

 
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Gela. Si terrà giovedì, dalle 9 alle 13, in raffineria, il sit in di quattro ore organizzato dalla Cgil e dalla Uil provinciali, in occasione dello sciopero nazionale proclamato da Maurizio Landini Segretario Generale della Cgil e da Pierpaolo Bombardieri Segretario Generale dalla Uil. Nei giorni scorsi infatti con lo slogan ‘Adesso Basta’, è stato lanciato uno sciopero generale, di quattro ore in tutti i settori privati, otto in quello dell’edilizia. Una mobilitazione indetta a sostegno delle comuni rivendicazioni: zero morti sul lavoro, per una giusta riforma fiscale, per un nuovo modello sociale di fare impresa. Rosanna Moncada, segretaria generale Cgil Caltanissetta, sottolinea che “si sciopera perché, ancora oggi, non c’è un tavolo di confronto a livello nazionale e regionale. Le proposte del ministro Calderone, oltre al fatto che non sono state condivise dai sindacati, non vanno nella direzione da noi auspicata. E’ tempo di agire con investimenti, a partire dalle assunzioni di migliaia di ispettori”. “Da oltre due anni – spiega il coordinatore della Uil di Caltanissetta Salvatore Guttulla – abbiamo lanciato la campagna Zero Morti sul Lavoro per denunciare gli inaccettabili bollettini di guerra che siamo costretti a subire ogni giorno. Non è degno di un paese civile andare  al lavoro e non sapere se si riuscirà a tornare a casa ed è per questo che chiediamo leggi più rigorose, lotta alla precarietà, formazione continua per tutti e controlli intensificati sulle norme di sicurezza”.

Moncada e Guttilla affermano che bisogna dire  “basta con una politica che non guarda al lavoro e alla sicurezza in un Paese che produce tre decessi al giorno; basta ad una devastazione del sistema Fiscale che premia gli evasori e Tar-Tassa Lavoratori dipendenti e Pensionati con una delega al governo che esautora il parlamento; basta ai contratti pirata degli amici del governo, senza rinnovare i Contratti Nazionali non c’è giustizia sociale; basta con riforme che spaccano il Paese e stracciano la Carta costituzionale. Obiettivi importanti e fondamentali che declinati nel nostro territorio rappresentano elementi fondanti  per affermare una  nuova idea di sviluppo per la nostra provincia. Il nostro è un territorio che lamenta diverse criticità non è un caso se ci ritroviamo relegati agli ultimi posti delle classifiche ed è per questo che è importante e necessario portare avanti iniziative che parlino di lavoro sicuro che contrastinoleggi che hanno reso il lavoro precario e frammentato”.

1 commento

  1. Ma i sindacati non erano 3? La CISL che fine ha fatto? Non è interessata ai problemi dei lavoratori? Che ci sta a fare allora. Perché non la cancellano?

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