Tamponi anche in ospedale, Gnoffo: adesso Malattie infettive e triage dedicato

 
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Il sindaco Lucio Greco e l'ex assessore Nadia Gnoffo

Gela. I tamponi per Covid-19 dalla prossima settimana saranno eseguiti anche presso l’ospedale “Vittorio Emanuele”. Ad affermarlo è Nadia Gnoffo, assessore alla Sanità, che con il sindaco Lucio Greco ha avuto un incontro con i vertici dell’Asp di Caltanissetta. “Siamo riusciti ad ottenere anche l’avvio degli interventi per la riapertura dell’unità di Malattie infettive – assicurano il sindaco Greco e l’assessore Gnoffo – Il macchinario per la lettura dei tamponi è già in possesso all’ospedale di via Palazzi – aggiungono – deve solo essere messo in funzione. Tutte le verifiche sono in corso e si lavora contro il tempo per entrare a regime il prima possibile. Il reparto di Rianimazione sarà dedicato ai soli pazienti che risulteranno positivi al coronavirus. Hanno già aggiunto ulteriori 4 posti letto”.

La notizia trapelava già da qualche giorno ed era stata anticipata anche dall’onorevole Michele Mancuso.

Il rafforzamento del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”, già centro spoke dell’Asp di Caltanissetta, dovrà rispondere all’emergenza regionale del contagio da Covid-19.

Intanto, sono stati moltiplicati gli interventi di sanificazione dei reparti. Dopo l’assunzione lampo degli Oss, “si lavora per potenziare gli organici – aggiunge l’assessore Gnoffo – con il reclutamento di medici e Oss, ma dalla prossima settimana sarà operativo anche il pre triage.

“Stiamo cercando di monitorare la situazione – conclude l’assessore Gnoffo – Le istituzioni, in maniera sinergica, stanno facendo tutto il necessario. Ad oggi Gela rimane zona bianca con nessun caso positivo. Il tampone sull’operatore sanitario ha dato esito negativo. L’attenzione, naturalmente, rimane alta ma bisogna continuare a restare in casa per evitare contagi, almeno fino a nuova disposizione. Il consiglio è di leggere solo notizie da organi ufficiali e non da post fuorvianti che girano sui social. Anche la politica oggi deve rimettersi alle competenze di medici ed esperti, unici preposti a trattare l’emergenza sanitaria”.

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