Timpazzo, Cgil dopo vertice con Srr: “L’unica soluzione per assumere è bando pubblico”

 
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L'impianto Tmb di Timpazzo

Gela. Dopo l’incontro di mercoledì a Timpazzo e l’apertura da parte della Srr e della controllata “Impianti Srr”, i vertici territoriali della Cgil sono convinti che l’unica soluzione per assicurare piena trasparenza e dare forma occupazionale sia quella del bando pubblico per le assunzioni. Le polemiche su chiamate politiche non sono mancate e durante l’incontro la segreteria provinciale della Fp-Cgil, con il segretario Rosanna Moncada, è tornata a chiedere chiarezza sul piano industriale e sulla dotazione di personale, per la gestione della piattaforma di Timpazzo. “La richiesta da parte nostra ha riguardato soprattutto la certezza occupazionale per questi lavoratori e per quanto è stato detto e discusso si sono gettate solide premesse per una condivisione di intenti che guarderà al futuro occupazionale per tutti i lavoratori salvaguardando soprattutto la loro professionalità acquisita. È chiaro che la gestione dei rifiuti della Regione Sicilia ha prodotto da subito numerose criticità dovute ad assetti normativi ed organizzativi e al ritardo nella fase applicativa e a una diffusa frammentazione che impedisce il raggiungimento di adeguati livelli di qualità del servizio con ricadute sulla occupazione. Il futuro – dicono il segretario confederale Ignazio Giudice e quello provinciale della Fp-Cgil Rosanna Moncada – è pubblico e in virtù di questa certezza abbiamo preteso celerità nello strutturare un bando di concorso pubblico e il relativo piano di assunzioni generato da una visione certa del ruolo della “Impianti Srr” e quindi un piano industriale chiaro”. Sono ancora tante le questioni da affrontare nello specifico, dal futuro dei lavoratori delle aziende esterne dei servizi, anche se l’amministratore della “Impianti Srr” Giovanna Picone ha escluso rischi occupazionali, fino all’eventuale assorbimento degli ex Ato che erano in servizio al dicembre 2009 (attendono a loro volta risposte ed escludono di aver agito nei confronti della Srr).

“Il servizio che viene erogato è di natura insopprimibile dato che è pubblico, noi non vediamo alternative alla strada che si dovrà percorrere e condividere e di certo i Comuni che hanno costituito la “Impianti Srr” devono provvedere con urgenza a strutturare un bilancio che renda da subito operativa la stessa società che non può essere condannata alla povertà di risorse – aggiungono Moncada e Giudice – la riunione si è conclusa con l’impegno di mantenere l’interlocuzione aperta, costante e leale dato che senza questi tre aspetti si arrecherebbe danno ai lavoratori, al servizio e al denaro pubblico e su questo la Cgil non farà sconti a nessuno”.

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