Vertenza Eni, Trainito bacchetta il sindaco: “Consiglio poco coinvolto”

 
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Gela. “A cosa serve un confronto in consiglio comunale sul caso Eni quando manca pochissimo all’incontro ministeriale? Perché il sindaco non ha scelto di confrontarsi prima con il civico consesso?”.

Il capogruppo del Megafono Gaetano Trainito lancia i propri dubbi davanti alla convocazione del civico consesso di lunedì sera con al centro la vertenza Eni e il nuovo piano industriale del gruppo.
“L’Eni ha approfittato della nostra città – spiega Trainito – e se questo non è abbastanza chiaro va ribadito con rigore istituzionale quello che è mancato perché l’amministrazione si è appiattita sulle logiche di dismissioni dell’Eni. Quali sono i veri motivi dell’abbandono della chimica? Propongo al sindaco di farsi promotore di un appello in nome della città che costringa l’azienda a pubblicare il piano industriale, cosa che sino ad oggi ha evitato. Il resto sono chiacchiere e di certo la città è stanca di chiacchiere e della loro inutilità”. L’esponente del Megafono, così, non risparmia perplessità anche intorno alle modalità di gestione dell’intera vertenza da parte del primo cittadino.
“Dal 21 ottobre, data dell’incontro al ministero, ad oggi – conclude il consigliere – il sindaco avrebbe dovuto avere la necessaria sensibilità istituzionale di confrontarsi con il consiglio comunale ed approfondire i contenuti di un eventuale accordo di programma per la nostra città”.

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