“115 mila litri di benzina sversati da un serbatoio”: operatori Eni a processo

 
0

Gela. Non avrebbero adottato tutte le necessarie precauzioni per impedire la costante perdita di benzina da una delle linee del serbatoio S-314 della raffineria di contrada Piana del Signore.

Sotto processo, così, si trovano l’attuale amministratore delegato della fabbrica Bernardo Casa e gli operatori Salvatore Lo Sardo, Paolo Di Mario e Giuseppe Tommasi, oltre alla stessa azienda.

“Dai calcoli effettuati dopo alcuni prelievi dalla condotta in perdita – ha spiegato uno degli operatori della capitaneria di porto intervenuti nell’area della soi 3 – circa 115 mila litri di benzina si sono riversati nell’area circostante. A livello sottostante, inoltre, vi è la presenza di una falda acquifera”.
La scoperta effettuata dagli operatori della guardia costiera risale al settembre di tre anni fa. “Attraverso le indagini svolte – ha proseguito – abbiamo accertato che le perdite di benzina sarebbero iniziate qualche mese prima. Almeno due operai segnalarono il problema senza, però, far scattare gli interventi da parte dei responsabili del settore”.
Una ricostruzione messa in discussione dai difensori degli imputati che, invece, hanno posto l’accento sugli immediati interventi effettuati per bloccare le fuoriuscite. Il militare che si è occupato delle indagini ha risposto alle domande formulate dal pubblico ministero Lara Seccacini. Intanto, nella prossima udienza fissata per il 18 maggio, verranno sentiti altri testimoni dell’accusa.
Una perizia tecnica, redatta dall’esperto nominato dalla procura, è  stata prodotta, invece, in un altro procedimento penale avviato ai danni di alcuni ex responsabili locali del gruppo. In questo caso, a rispondere alle accuse sono Battista Grosso, Marcello Tarantino, Carlo Guarrata, Michele Viglianisi e Daniele Tamburini.  

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here