Dc, alla ripresa verifica interna: Giannone, “Federico? Alle parole devono seguire i fatti”

 
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Natino Giannone

Gela. Nell’alleanza di centrodestra, sulla scia del progetto dell’ex presidente della Regione Salvatore Cuffaro, puntano a non stare per nulla ai margini. Gli esponenti della Dc, negli scorsi mesi si fecero fautori di un tentativo finalizzato ad una collocazione di centrodestra della giunta Greco. L’operazione non determinò l’esito sperato e così ci fu la svolta verso l’opposizione anche se non sono mai mancate scelte consiliari spesso finalizzate all’interesse istituzionale. Ora, però, il coordinatore Natino Giannone ha voluto imprimere l’accelerata per assicurare l’appoggio del partito al centrodestra in costruzione. I cuffariani credono all’alleanza ampia ma al contempo vogliono che nel partito prevalga un’unica marcia. Inevitabile che le attenzioni siano concentrate sull’area che si rifà all’ex parlamentare Ars Pino Federico. Il suo punto di riferimento in consiglio è Gabriele Pellegrino, il più suffragato in assoluto quattro anni fa. Il consigliere, in settimana, ha rilasciato dichiarazioni che volgono al sereno nel clima interno alla Dc. I vertici però vogliono capire se alle parole seguiranno i fatti. “Le dichiarazioni di Pellegrino vanno nella direzione giusta – dice il coordinatore Giannone – però, una verifica è inevitabile. A settembre, ci sarà un incontro e capiremo cosa intende fare il gruppo di Federico. Nel nostro partito non può esistere un approccio da “io sono”. C’è una squadra e come tale si deve andare avanti. La Dc è in crescita ma non nascondo che spesso alcune adesioni vengono frenate dal timore che possano esserci protagonismi eccessivi”. Le mosse di Federico sono sotto la lente di ingrandimento di buona parte della coalizione di centrodestra. Tutti cercano di capire se l’intenzione dell’ex presidente della provincia sia quella di sostenere a pieno un progetto unitario senza precondizioni. “Dobbiamo tutti dare segnali e garanzie politiche, compreso Federico – precisa Giannone – il partito vuole crescere insieme a tutti e non sarà subordinato alle decisioni di pochi”. Federico e il suo gruppo sono un pezzo importante per la Dc e più in generale per il centrodestra, purché si rispettino gli equilibri. La ripresa degli incontri, interni e non, dirà qualcosa in più. “Non è solo una questione legata alla Dc – dice inoltre Giannone – a breve devono riprendere le riunioni del centrodestra unito. Sono sempre convinto che le uscite dei singoli non servano in un quadro complessivo. Devono essere le segreterie a dettare la linea”.

Un concetto che l’esponente Dc ha più volte ribadito, anche dopo l’ufficializzazione dell’intesa nel centrodestra, allargato a renziani e “Noi Moderati”. “Le prossime europee diranno molto sul quadro che si delineerà – conclude – spero che nessuno intenda fare patti con il diavolo, politicamente parlando. Anche in questi contesti, la priorità deve andare alla crescita della città, mettendo da parte le ambizioni di partito o personali”.

1 commento

  1. Buona sera,
    Ma il coordinatore della DC di cosa ha paura,non capisco un accanimento sull’ ex parlamentare ma ancor di più vorrei capire da chi è stato scelto a Gela come coordinatore, per carità nulla di personale però sembra temere la figura di Federico cosa potrebbe togliergli il coordinamento? Non credo interessi

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