A destra i “sindaci” si presentano mentre Fasulo è blindato: “Non rinuncerà!”

 
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Gela. Partiti, partitini e liste, più o meno forti, si muovono con maggiore frenesiain vista delle imminenti amministrative.

I “sindaci” del centro destra verso le governative. Nel prossimo week end, i papabili sindaci del centro destra si presenteranno pubblicamente prima di prendere parte alle governative, ovvero le primarie in salsa centro destra. Così, Massimiliano Falvo di Forza Italia, Lucio Greco del Nuovo Centro Destra, l’attuale consigliere comunale e ex senatore Gioacchino Pellitteri e il leader del Patto Civico Bartolo Scrivano illustreranno le ragioni che li hanno spinti a dire sì alla competizione interna. La gara a suon di preferenze, invece, è fissata per il 15 marzo.

“Perchè Fasulo dovrebbe fare un passo indietro?”. In casa centro sinistra, invece, il sindaco uscente Angelo Fasulo, nonostante le tante tribolazioni, sembra praticamente blindato. “Perché dovrebbe tirarsi indietro? – dice il socialista Piero Lo Nigro – è il candidato uscente e metterlo da parte significherebbe condannare le scelte fino ad oggi assunte dalla sua giunta. Io, spesso, sono stato molto critico nei suoi confronti ma questo non significa che la giunta abbia lavorato male, tutt’altro. Non dimentichiamo che è riuscita a non affondare tra i debiti fuori bilancio e ha dovuto fare fronte ad una scelta epocale di Eni che in pochi avrebbero potuto pronosticare”. 

Timori sugli ex Mpa. Negli ambienti del centro sinistra, comunque, rimane la preoccupazione per la dipartita, ancora non definitiva, degli autonomisti di Pino Federico. Perdere gli ex Mpa significherebbe rinunciare a voti pesanti e pensare ad un eventuale ballottaggio. Tra i democratici, molti dei quali impegnati in queste ore alla Leopoldia palermitana, filtra ottimismo, invece, sul caso dell’ex capogruppo Enrico Vella e dei consiglieri a lui più vicini, certamente in rotta con lo stesso Angelo Fasulo. Il rapporto, anche con la mediazione del presidente Crocetta, potrebbe riprendere? “Questi consiglieri – conclude Lo Nigro – non sono affatto dei talebani. Hanno, nel corso del tempo, sollevato dubbi su alcune scelte della giunta. Mi pare comunque legittimo”. Intanto, proprio i socialisti corteggiati sia dal gruppo del Megafono che dal neo polo civico dei moderati potrebbero optare per quest’ultima soluzione.

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