A Spinasanta e Bulala si differenzia così…le IMMAGINI dello scempio

 
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Gela. Incendi ad ogni ora del giorno e della notte, fumi che si disperdono in atmosfera, tanfo insopportabile. Molte aree rurali che circondano la città si sono trasformate in immondezzai a cielo aperto.

Non solo rifiuti sparsi ovunque, addirittura bloccando intere strade interpoderali, ma, come se non bastasse, dati alle fiamme per liberarsene prima possibile.
Plastica, rifiuti speciali, scarti della lavorazione agricola, rifiuti domestici compongono un mix altamente tossico quando viene disperso in atmosfera. I roghi, oramai, sono all’ordine del giorno. Prima, si sfruttava l’oscurità della notte per far ardere scarti di ogni genere: adesso, non si attende neanche il calare del sole. I rifiuti abbandonati ovunque vengono dati alle fiamme in pieno giorno, dando vita a colonne di fumo ben visibili dalla città.
Nelle ultime settimane, diverse denunce arrivano dalle aree che si estendono al confine con la provincia di Ragusa.
Le campagna di contrada Spinasanta e Bulala sono diventate terra di nessuno. Gli agricoltori si trovano sempre più spesso in difficoltà, con intere strade bloccate da rifiuti stoccati a regola d’arte per non dare troppo nell’occhio.
Pochi minuti e, quasi come una radicata consuetudine, quelle cataste vengono date alle fiamme. Ci sono la plastica utilizzata per la coltivazione in serra ma anche i resti dei prodotti chimici sempre più presenti nella catena produttiva agricola; ci sono i rifiuti domestici e gli pneumatici; ci sono le carcasse di animali morti e i rivestimenti dei cavi di rame che continuano ad essere merce preziosa. Nelle campagne, la raccolta differenziata stenta a “decollare”.



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