Amianto in raffineria, l’Ona vuole chiarezza e accusa l’ufficio Territorio

 
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Gela. L’Ona (Osservatorio nazionale amianto) non si sente tutelato e chiede all’ufficio Territoriale regionale una verifica sulla presenza di amianto e del relativo smaltimento all’interno delle isole del petrolchimico.

“Il presidente del consiglio comunale Giuseppe Fava – dice Salvatore Granvillano, presidente della sezione locale Ona – dopo le esternazioni deve riaprire da un nuovo tavolo tecnico.

Bisogna riprendere da dove abbiamo lasciato, considerando che la questione rimane ancora in alto mare. Non è stato chiarito nessun punto, compresi quelli precedentemente deliberati in seduta di consiglio comunale alla presenza del sindaco e del vice sindaco.

Sulla vicenda diventa determinante l’interessamento del governatore Rosario Crocetta e della deputazione locale all’Ars. Tra tutti l’onorevole Pino Federico che a luglio aveva presentato una mozione all’Assemblea regionale”.

Il coordinatore Ona, Francesco Famà, nel corso del tavolo tecnico indetto da Fava a Palazzo di città aveva sottoposto dei quesiti chiarificatori a Giuseppe Di Franco, responsabile Aerca (Ufficio Territorio e ambiente), presente all’incontro.

“Le domande poste a Di Franco non hanno ancora avuto nessuna risposta – accusa Famà – L’ufficio Territorio ambiente della Regione continua solo a rinviare la questione parlando di competenze territoriali, spostandole senza nessuna logica da Caltanissetta a Palermo. Intanto, non sappiamo se e come è stato effettuato lo smaltimento dell’amianto rinvenuto all’interno della Raffineria.

Se è stata incaricata una ditta specializzata e se esiste un legame con la nota della capitaneria di porto e della magistratura che attesta la presenza di amianto”.

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