Gela. Il commissario straordinario dell’Asp ha sottoscritto la convenzione con la Comunità terapeutica assistita (Cta) “Villa Isabella” e firmato un protocollo d’intesa per mettere la parola fine all’assistenza degli 84 soggetti in cura presso le Case famiglia e la stabilità di circa 60 operatori.
La Cta gestita dalla Medigest, realizzata nel rione Cittadella, sarà inaugurata il prossimo 2 maggio e ospiterà venti persone gelesi affette da problemi psichiatrici.
“Siamo riusciti a centrare l’obiettivo – ammette Virgilio –garantendo l’assistenza a venti gelesi fino ad oggi ricoverati altrove e mantenendo le risorse economiche nel territorio”. Tregua per la riorganizzazione delle case famiglia, grazie ad un incontro chiarificatore tra gli operatori, gli assistiti, l’Asp e l’amministrazione comunale.
“Abbiamo siglato un documento che per il momento blocca la protesta e congela il provvedimento del responsabile del Centro di salute mentale (Csm), Franco Lauria, di dimettere queste persone – spiega Antonio Cammarata, rappresentante dell’associazione dei familiari – Questo risultato è stato possibile grazie alla sensibilità dimostrata da Virgilio. In passato altre iniziative si sono rivelate fallimentari, noi vigileremo e saremo assistiti da tecnici qualificati. Dalla nostra abbiamo il supporto sia del manager dell’Asp oltre al sindaco Angelo Fasulo che non si è esposto più di tanto per problemi legati al bilancio”.
“Nessun paziente verrà dimesso – assicura Fasulo – Faremo una ricognizione di ogni singolo caso per garantire l’esatta cura di ogni singolo paziente”. All’incontro hanno preso parte anche il deputato Giuseppe Arancio e l’assessore ai Servizi Sociali, Fortunato Ferracane.
