“Argo-Cassiopea”, 2024 snodo per avvio produzione: proposte modifiche tecniche provvisorie

 
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I rilievi progettuali per le soluzioni provvisorie (immagine Staffettaonline.com)

Gela. L’anno appena iniziato, sulla base dei cronoprogrammi più volte confermati da Eni, dovrebbe essere quello dell’avvio della produzione del progetto “Argo-Cassiopea” per l’estrazione di gas al largo della costa locale. Poco prima della fine del 2023, l’Ars ha approvato la norma che consente ai Comuni costieri, a partire proprio da Gela, di avere una parte della quota delle royalties versate dalla multinazionale alla Regione, per le attività di estrazione in mare. Negli ultimi giorni, intanto, da Eni sono state trasmesse le tabelle tecniche per cercare di avere il via libera a modifiche provvisorie che consentano di avviare il processo per il trasporto del gas nell’area a terra. Seppur solo temporaneamente, in attesa che il progetto originario venga completato in via definitiva (i lavori sono in corso), è indicata la collocazione di almeno due linee provvisorie, sfruttando le strutture pontile già presenti. Le modifiche saranno quindi al vaglio del ministero dell’ambiente.

Già ad inizio dicembre, erano state prorogate tutte le autorizzazioni per i lavori di posa e installazione della condotta di esportazione del gas, che sono affidati a Saipem. I permessi sono stati estesi fino a settembre 2024. Inizialmente, la scadenza era fissata a fine 2023. Saipem inoltre ha ottenuto il permesso per integrare i mezzi in uso nella fase degli interventi. Sono tre le unità che si aggiungono a quelle attive nei lavori finalizzati proprio al progetto “Argo-Cassiopea”, coordinato da Enimed, società del cane a sei zampe che copre questo settore.

1 commento

  1. non ho parole come si evince quando ci stanno interessi della regione ed di azziende grosse viene tutto accettato e le pratiche risolte alla velocita della luce ma come si puo accettare tutto questo anche se pur vero che entrano molti soldi ma mi chiedo e vi chiedo come mai la regione per il porto rifuggio e rimasto nel dimenticatorio come il pontile ed altri innumerevoli lavori che sono rimasti insoluti io onestamente mi sarei appellato in primis di accellerare i vari passaggi burogratici che permettessero di iniziare i lavori del porto rifugio x primo poi il pontile e la vecchia struttura che sta nel cuore di tutti la conchiglia .ma mi chiedo x quale motivo oscuro non si sia fatta richiesta di tutto cio come sempre e la solita storia i gelesi non si fanno rispettare abbiamo dei politici che non contano nulla vedesi l;aeroporto di comiso tanti ploclami x poi essere fatto a comiso un paesino che non e di certo gela poveri gelesi in che mani siamo

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