“Argo-Cassiopea coprirà produzione italiana gas”, Monti: “Centrale per logistica porto”

 
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Pasqualino Monti

Gela. E’ ancora in atto la procedura, che coinvolge Regione e Ministero delle infrastrutture, per il passaggio di gestione delle strutture portuali, in favore dell’Autorità della Sicilia Occidentale. La trafila si è allungata più del previsto. Il presidente dell’Autorità, Pasqualino Monti, che lo scorso anno effettuò un primo sopralluogo nelle aree locali, è però sicuro che gli investimenti si faranno, trainati dal progetto “Argo-Cassiopea” di Eni. Monti ha parlato nel corso di un dibattito, organizzato a Verona, in occasione di “LetExpo”. I giacimenti “Argo” e “Cassiopea” sono considerati fondamentali per le forniture di gas italiane. “Finalmente, le autorizzazioni sono state rilasciate – ha detto – si potrà trivellare, superando i no ideologici. Purtroppo, il paese ha affrontato la questione solo con l’esplosione della guerra in Ucraina. Con “Argo-Cassiopea”, dal 2024 potremo avere circa due miliardi di metri cubi di gas, che corrispondono quasi al cento per cento di ciò che si produce in Italia”. Il manager dell’Autorità portuale della Sicilia Occidentale è sicuro che il gas di Eni farà da apripista. “C’è poi la logistica dei nostri porti, a Gela, Licata, Porto Empedocle – ha proseguito – sono investimenti che Eni farà, di circa settecento milioni di euro, che vanno nella direzione di dare anche lavoro”.

Sul polo locale potrebbero concentrarsi gran parte delle attenzioni istituzionali e imprenditoriali, vista la centralità che il gas sta avendo, in un contesto fortemente scosso da quanto accade in Ucraina. L’investimento “Argo-Cassiopea”, anche secondo Monti, deve arrivare ad ultimazione, per una filiera essenziale, come quella del gas. Sarà però necessario attivare investimenti veri per rendere fruibili le strutture portuali locali, che da decenni sono tagliate fuori da qualsiasi rotta, anche commerciale.

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