Azione di fuoco in via Ivrea, Bodinaku a giudizio: incastrati dalle videocamere?

 
0

Gela. E’ accusato di aver partecipato all’azione di fuoco che, la scorsa primavera, colpì l’abitazione del giovane Graziano Romano. Adesso, a rispondere di quei fatti è il venticinquenne Igland Bodinaku.

Gli spari in via Ivrea. E’ finito a processo davanti al giudice Chiara Raffiotta. Furono i magistrati della procura e i carabinieri del reparto territoriale a stringere il cerchio intorno allo stesso Bodinaku e a Antonio Radicia che ha invece scelto il giudizio abbreviato. Avrebbero sparato al portone d’ingresso dello stabile di via Ivrea all’interno del quale risiede la famiglia del presunto obiettivo. Insieme all’imputato e a Radicia, ci sarebbe stato anche un terzo complice, allo stato attuale non identificato. L’imputato è difeso dagli avvocati Carmelo Tuccio e Flavio Sinatra che hanno sempre respinto le accuse mosse a Bodinaku dai magistrati della procura. A incastrare il gruppo, sarebbero le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona. La difesa, però, ha escluso che quei video siano così nitidi da far emergere l’identità dei responsabili. Lo stesso Romano venne arrestato perché, la scorsa estate, avrebbe a sua volta esploso diversi colpi di pistola colpendo Igland Bodinaku. Intanto, il giudice Chiara Raffiotta ha ammesso la costituzione di parte civile sia di Romano che della madre.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here