Banco digitale, proposta accolta da imprenditori: “Insieme per diritto allo studio”

 
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Ieri sono state gettate le basi del progetto

Gela. La proposta di un banco digitale è stata formulata dall’avvocato Francesco Giocolano, esponente locale di Fratelli d’Italia, direttamente su questa testata. C’è già un primo seguito, con alcuni imprenditori locali che hanno deciso di mettersi a disposizione. Il banco, sul modello di quello alimentare, servirà a raccogliere donazioni di pc e materiale informatico, da destinare a famiglie in difficoltà che in questo modo potranno consentire ai figli di seguire la didattica a distanza imposta dalle restrizioni anti-Covid. Ieri, in videoconferenza, Giocolano, gli imprenditori Maurizio Melfa e Francesco Barone e ancora Francesco Sferrazza, Orazio Trainito e Dario Antonuccio, hanno messo le basi per concretizzare l’iniziativa, resa ancor più urgente in questa fase di emergenza sanitaria e di profonda crisi economica per tante famiglie della città. La proposta di Giocolano è stata rilanciata sui social dalla pagina facebook “Se i quadri potessero parlare gelese”, che ha ripreso le parole dell’avvocato e quanto deciso invece dalla Meic di Melfa, con la società benefit.

Non si è discusso solo della materiale donazione di pc e del necessario per la didattica a distanza, ma anche di creare le condizioni per rendere il banco informatico pienamente efficiente. “Lo spirito della mia proposta – dice Giocolano – era proprio questo. Superare le diffidenze e dare la possibilità a tutti di avere il pieno diritto allo studio, anche quando non si hanno i mezzi economici a disposizione. E’ lodevole il fatto che alcuni imprenditori e professionisti della città si siano messi a disposizione. Spero sia solo un primo passo per avere una città migliore e più solidale, soprattutto in situazioni come questa”.

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