Bipolarismo (Im)perfetto

 
0

Diciamolo senza voli pindarici e parole pompose, siamo pieni di contraddizioni. Prima  che per il piglio, se ci troviamo in un posto – che non sia Gela – riconosciamo un gelese dalla contraddizione che porta addosso, in tasca, sul volto, sulla tessera elettorale, sulla tessera del partito o – nel caso di bipolarismo – dei partiti.

Le contraddizioni sono tante, quasi preziose, scioriniamole come un’anziana devota che recita il rosario.  Immaginiamo, per esempio, una conversazione tra una donna e la sua vicina di casa, c’è  questa pratica tutta nostra di disquisire amabilmente del buco dell’ozono dal balcone e a voce alta ovviamente. “A  Busto Arsizio mia figlia fa la differenziata, ormai è abituata – racconta una delle nostre eroine del quartiere – quella sì che è una città civile”. “Hai ragione Nunziatina – le fa eco la dirimpettaia – pure mia figlia la fa a Pescara, però quando in estate viene a Gela un ciàfazzu fari a figghia con questo  caldo. Se è il caso avemmu  ‘u costone do lungomare che è cosi comodo. Mio marito lì ha trovato un meraviglioso piatto doccia che stava molto bene nel mio bagno”. Amen!

La viabilità è impresa impossibile, ma poi che fa se parcheggio  un attimo, allineo la macchina alla terza in tripla fila e scendo per fare le unghie modello animalier?

 “Mi hanno fatto la multa avvocato, non possiamo contestarla?”. “Scusi signora, ma la multa era per le unghie animalier vero?”.

Passiamo il tempo a sensibilizzare tutti su tutto tranne noi stessi. Noi non abbiam bisogno, noi siamo sensibili e questo basta.

Così sensibili, cosi civili, che  dobbiamo proprio fare quel pensierino a quell’amica che ha partorito da poco. Che meraviglia la vita, la maternità, che vuoi che sia se allora occupiamo quel posto riservato ai disabili, ci mettiamo un attimo, giusto il tempo di scegliere il vestitino giusto, così impara l’amica a dire in giro che a quel matrimonio avevo lo stesso vestito del matrimonio dell’anno scorso. Oddio vero! Devo ancora pagare l’avvocato, il dentista, il commercialista, l’onicotecnica. Che vuoi che sia! La nascita ha la priorità pure sul disabile, ovvio! Che attenda. Amen!

Gela città videosorvegliata che solo a leggerlo vien voglia di mettersi un passamontagna dalla vergogna. Sembra quasi che – come al Grande Fratello – spieranno pure i baci rubati, quelli segreti  e li trasmetteranno l’indomani in streaming o su uno schermo in Piazza Umberto I e  una seduta monotematica, il cui oggetto sarà “kiss me”, deciderà se puoi restare a Gela o se ti devi trasferire. Amen!

Lo street control, vera croce di tutti gli automobilisti perfetti che amano i selfie ma non le foto fatte alla propria macchina messa benissimo. Mai colpa loro, poveri incompresi col bolide che si accende col pensiero, guidato col pantalone 3 cm sopra la scarpa lucidata ad arte, che scendendo dalla macchina gonfiano il petto e sembrano dirti, “hey bambola! Facciamo un giro? Ho appena fatto il pieno, vedrai che non vorrai più scendere una volta sentito l’odore degli interni di fiore di loto orientale, orientale come i tuoi occhi “. Che poi di fatto di orientale ha solo le sopracciglia appena ritoccate dall’estetista. Dio ce ne scansi, amen!

Neppure la politica, specchio di questa società,  è esente.

Il PD per esempio, parlo di quello dell’antico splendore della precedente giunta che solo a guardarla trasudava potere e dava acqua agli assetati. Ebbene, i consiglieri erano di fatto oppositori di loro stessi, avversari pubblicamente e  pure di nascosto del sindaco. A volte spietati nel farsi, a vicenda, le scaramucce come a scuola. “No, quella penna è mia, me l’ha comprata la mamma”. Oggi, invece, fanno le carezzine alla odierna maggioranza. Amen!

Movimento 5 stelle, ciò che resta ovvio. I consiglieri prima di appendere sulla loro giacca tale onorificenza gridavano e osannavano il Dio cambiamento che oggi li guarda e sembra dire, ”ma non avevi detto che sarei stato io il protagonista?”.

Onorevole Pino Federico, Forza Italia. Lui vince la medaglia alla coerenza. La sua “patologia” è temporalmente perfetta (non andrò troppo indietro per questione di spazio). Cinque anni fa era fervente amico del centro sinistra mentre oggi votato al centro destra, credente e praticante recitatore del Rosario. Amen!

Il resto? …dai su, lo sappiamo, Recita il rosario e vota Rosario.

Ma liberaci dal male, amen!

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here