Debiti per 100 mila euro, dipendente e vedova pagheranno solo una parte grazie all’Occ

 
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Gela. Era finito nella morsa dei debiti contratti, anche con banche e creditori privati. Un totale di 100 mila euro che hanno messo sul lastrico un dipendente pubblico, già gravato da due trattenute del quinto dello stipendio. Con 900 euro al mese non riusciva più a portare avanti la propria famiglia, composta anche da tre figli. L’ultima spiaggia è stata la presentazione di un’istanza per l’omologazione di un accordo di composizione della crisi. Attraverso il legale Salvatore Psaila, si è rivolto ai giudici civili del tribunale. Il piano proposto è stato accolto dai magistrati. Così, il debito da 100 mila euro è stato abbattuto dell’80 per cento. Dovrà versare ai creditori 21 mila euro, attraverso rate mensili da 300 euro, per i prossimi sei anni. Solo in questo modo, è riuscito ad evitare il baratro del totale “fallimento” personale.

“Ancora una volta un mio assistito ha visto diminuire drasticamente le somme che doveva pagare a banche, finanziarie, agenzia delle entrate ed altri debitori”, dice l’avvocato Psaila che ha già ottenuto verdetti di questo tipo, sempre rivolgendosi ai giudici del tribunale. La crisi e l’aumento dell’indebitamento delle famiglie, spesso possono far crollare interi patrimoni, con il rischio concreto di perdere tutto. 

Un altro caso riguarda una donna, una casalinga con pensione reversibile, assistita dall’avvocato Rocco Cutini, che dopo la morte del marito si era indebitata con società finanziarie. La pensione non bastava neanche a pagare le rate. Rosario Faraci, che rappresentava l’Occ (l’Organismo di composizione della crisi da sovraindebitamento ) che ha curato la procedura, è riuscito ad omologare il piano con il pagamento in 5 anni di 250 mensili a fronte di un debito complessivo di centomila euro circa.

Quello che sembrava ai due cittadini un incubo è presto terminato con l’omologa del piano avvenuta nel volgere di pochi mesi. I due cittadini sono passati dall’incubo alla libertà in poco tempo. “Questa – dice Rosario Faraci– è una soddisfazione per me impagabile. Auspichiamo che la normativa, finora poco conosciuta e poco applicata, diventi un valido strumento per aiutare le famiglie o le piccole imprese che si trovano in difficoltà”. Al piano ha lavorato anche Grazia Robilatte.

La figura dell’Occ, in questo caso nominato da tribunale, attesta il piano che formula l’Occ stesso.

 

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