Blitz antidroga “Boomerang”, indagati al riesame: difese contro i provvedimenti della Dda

 
0
Gerbino trattava anche nell'autolavaggio dove formalmente era impiegato

Gela. Hanno chiesto ai giudici del tribunale del riesame di Caltanissetta di rivedere i provvedimenti restrittivi emessi nei loro confronti dai pm della Dda, che hanno coordinato l’inchiesta antidroga “Boomerang”. I legali degli indagati hanno presentato ricorso, davanti all’ordinanza di custodia cautelare emessa al termine dell’inchiesta. Secondo gli investigatori, il quarantasettenne Giacomo Gerbino e il trentaquattrenne Salvatore Gambino avrebbero gestito un giro di droga, soprattutto cocaina e hashish, che avrebbe avuto come basi di transito sia la zona di Catania che quella di Vittoria. I provvedimenti di custodia cautelare in carcere sono stati emessi nei confronti di Rocco Carfì, Gaetano Renna, Giuseppe Celona, Bartolomeo Palmieri, Salvatore Piva, Salvatore Biundo, Carmelo Pelligra, Giuseppe Iapichello e Gianfranco Vasile. L’indagine è stata estesa ai presunti fornitori del gruppo, i vittoriesi Fortunato Vella, Giovanni Tumino e Salvatore Raniolo (quest’ultimo attualmente ai domiciliari), oltre al catanese Virgilio Terranova. Domiciliari per Emanuele Iapichello e per l’altro vittoriese Salvatore Raniolo.

Nel corso degli interrogatori di garanzia, solo Giuseppe Iapichello e lo zio Emanuele Iapichello hanno respinto le accuse, senza avvalersi della facoltà di non rispondere. Gerbino, in base a quanto emerso, avrebbe continuato a gestire l’affare nonostante fosse sottoposto agli arresti domiciliari, approfittando del permesso lavorativo che gli consentiva di essere alle dipendenze del titolare di un autolavaggio. Sono difesi dagli avvocati Flavio Sinatra, Cristina Alfieri, Salvo Macrì, Davide Limoncello, Tommaso Vespo, Raffaela Nastasi, Vittorio Giardino, Grazio Ferrara, Paola Carfì e Francesco Salsetta.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here