Blitz “Hybris”, Licata e Gela per il traffico di droga: davanti al gup sollevata eccezione

 
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Gela. Il gup del tribunale di Palermo si è riservato di decidere. Questa mattina, è stata sollevata un’eccezione preliminare sulla sua competenza territoriale. Gli imputati rispondono dei fatti della maxi inchiesta “Hybris” che portò gli investigatori della Dda palermitana a ricostruire un presunto canale della droga, strutturato dalla zona di Licata e fino a Gela. Sono sei i gelesi coinvolti e in totale una ventina gli imputati. A sollevare la questione di competenza territoriale del gup palermitano sono stati i difensori di uno dei gelesi, Orazio Luciano Curvà (rappresentato dai legali Mariella Giordano e Giada Scerra). Un’eccezione alla quale si sono associate le difese di altri coinvolti nell’inchiesta. L’attenzione si concentrò inoltre su Giuseppe Domicoli, trentatreenne con diversi precedenti sempre per droga, Giuseppe Sanfilippo, a sua volta già coinvolto in inchieste antidroga, Paolo Cavallo (53 anni), Giuseppe Pasqualino (31 anni) e Nunzio Ratto (46 anni). Tra i primi a finire sotto osservazione, il licatese Michele Cavaleri. Tre anni fa, nell’area di servizio Gb oil, venne raggiunto da colpi di pistola e rimase ferito. Per quei fatti, è stato condannato anche in appello insieme a chi sparò e ad un altro licatese. Il “fortino” della droga, ma non solo, venne individuato nella zona ribattezzata “Bronx”, proprio a Licata. La Dda palermitana ha già avanzato richiesta di rinvio a giudizio che ha preceduto la fissazione dell’udienza preliminare.

In base alle accuse, il traffico di droga avrebbe avuto una copertura capillare e con profitti ingenti. In aula, si tornerà a novembre e il giudice dovrà anzitutto sciogliere la riserva sull’eccezione sollevata. Tra i legali dei gelesi, gli avvocati Davide Limoncello, Flavio Sinatra, Dario Romano, Giuseppe Smecca e Danilo Tipo.

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