“Cantieri Argo-Cassiopea nel 2021 e produzione dal 2024”, Eni: “Conferma investimenti”

 
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Gli impianti della bioraffineria

Gela. Progetti sul territorio confermati anche nel focus che Eni ha presentato a margine dell’accordo “Insieme”, sottoscritto con i sindacati. L’intesa regolerà i rapporti tra azienda e parti sociali ed è stato firmato dalle segreterie nazionali di Filctem, Femca e Uiltec e dai vertici del cane a sei zampe. La multinazionale conferma gli investimenti previsti nei siti italiani, compresi quelli per Gela. La bioraffineria di contrada Piana del Signore continua ad essere vista come un esempio di riconversione industriale, collocata nell’ottica “dell’economia circolare”. I manager non trascurano l’upstream, nonostante i dubbi che nei mesi sono stati avanzati dai sindacati. Nel focus, viene indicata la tempistica del progetto “Argo-Cassiopea”. “Vedrà la cantierizzazione nel settembre 2021 e l’avvio della produzione entro il primo trimestre 2024”, si legge. Il confronto, già da tempo, è aperto con le parti sociali, sia a livello territoriale che nei tavoli nazionali. Di recente, ci sono stati importanti incontri, nel tentativo di definire un preciso cronoprogramma. “L’attuale configurazione e il piano di sviluppo sono stati appositamente studiati nell’ottica della minimizzazione delle superfici occupate, della maggior sostenibilità ambientale e della valorizzazione del territorio e prevedono una produzione di circa 28 mila boe/giorno al 100 per cento. Il progetto beneficerà – scrivono i manager aziendali nel focus all’accordo “Insieme” – del raggiungimento della neutralità carbonica grazie alla sostituzione di compressori a gas con compressori elettrici alimentati anche con l’energia di nuovi parchi fotovoltaici, dell’utilizzo di suolo già industrializzato e riqualificato all’interno del perimetro di raffineria e dell’azzeramento delle attività di scarico a mare di acque o altri reflui”. Sempre nel settore upstream, l’azienda concentrerà risorse sulla manutenzione dei pozzi, mantenendo la produzione. Anche questo è un punto che lavoratori e sindacati ritengono cruciale, per il futuro degli investimenti a livello locale. Nel focus, si legge inoltre di “quattro tecnologie innovative per monitoraggio e bonifica di suoli e falde”, che rientrano nelle attività di Eni Rewind. L’azienda conferma di puntare sui sistemi per la produzione di energia da fonti rinnovabili “Nell’ambito dello sviluppo delle rinnovabili è prevista l’installazione di due impianti fotovoltaici (per una capacità complessiva di 4 MW). Il primo dei due impianti, da 1 Mw, è entrato in esercizio nel 2018. È inoltre in fase di sviluppo – riporta il report – un ulteriore progetto fotovoltaico da circa 5 Mw presso un’area esterna e contigua al Nuovo Centro Oli”. L’ottica dell’economia circolare, secondo l’azienda, trae valore anche da impianti sperimentali come il Waste to fuel, partito due anni fa per la produzione di energia dai rifiuti. Secondo quanto riportato nel focus, inoltre, “Gela è stata identificata come “hub” per la gestione delle apparecchiature e sistemi di monitoraggio brevettati da Eni”. Dopo la firma di ieri del protocollo per le relazioni sindacali “Insieme”, le segreterie di Filctem, Femca e Uiltec sono certe che gli accordi verranno rispettati in tutti i siti della multinazionale.

“Un accordo – hanno spiegato i segretari Marco Falcinelli, Nora Garofalo e Paolo Pirani – che prevede il mantenimento degli attuali siti industriali e, attraverso progetti di riconversione orientati verso la sostenibilità ambientale, il loro consolidamento. Questa sfida passa attraverso una maggiore resilienza degli investimenti di Eni in Italia utili a rafforzare il sistema industriale del paese, a ridurre la dipendenza energetica, ad aumentare la competitività creando le precondizioni dello sviluppo e del benessere delle nuove generazioni. Obiettivo a cui devono guardare anche le istituzioni”. Negli ultimi mesi, è stato molto intenso il dialogo tra organizzazioni sindacali e azienda, su tutti i livelli. I segretari territoriali di Filctem, Femca e Uiltec (Gaetano Catania, Francesco Emiliani e Maurizio Castania), hanno più volte prospettato la necessità di un tavolo permanente sugli investimenti nel sito locale.

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