Cavallo vuole il consiglio, non attende la Corte Costituzionale: ricorso al Cga

 
0
Cavallo si è rivolta al Cga

Gela. L’ex consigliere comunale del Movimento cinquestelle e di Forza Italia Sara Cavallo vuole rientrare all’assise civica e cercherà di strappare una decisione favorevole, questa volta al Consiglio di giustizia amministrativa. Lo scorso ottobre, il Tar Palermo non ha accolto il ricorso presentato dal legale dell’attuale esponente di Fratelli d’Italia. I giudici palermitani hanno deciso che sull’interpretazione autentica della legge elettorale regionale deve pronunciarsi la Corte Costituzionale. Una mossa che ha spiazzato praticamente tutti, sospendendo il giudizio, in attesa del pronunciamento costituzionale. Il consigliere di “Un’Altra Gela” Romina Morselli, che rischierebbe di dover lasciare l’assise civica nel caso di un accoglimento del ricorso, rimane tra i banchi consiliari. Si è costituita nel giudizio al Tar e lo sta facendo anche in quello alla Corte Costituzionale. A questo punto, sarà parte nel nuovo procedimento al Cga. Il legale di Cavallo, l’avvocato Stefano Polizzotto, ritiene infondata la questione di legittimità costituzionale e nonostante la decisione del Tar, ha attivato il giudizio al Cga. Paradossalmente, sulla stessa questione sono attivi tre procedimenti, quello “sospeso” al Tar, quello che verrà definito dalla Corte Costituzionale e il giudizio al Cga. Per Cavallo, la commissione elettorale lo scorso anno adottò un criterio interpretativo errato, assegnando quindici seggi alla coalizione vincente, quella del sindaco Lucio Greco. Secondo questa ricostruzione, ai pro-Greco ne sarebbero dovuti toccare solo quattordici. L’Ars, successivamente rilasciò un’interpretazione autentica, nel solco di quanto sostenuto dall’ex consigliere e dal suo legale.

Una circolare dell’assessorato regionale delle autonomie locali prevede però l’entrata in vigore della nuova disciplina elettorale solo “dalla prossima tornata elettorale amministrativa” e quindi non troverebbe applicazione nel caso delle amministrative di un anno fa, almeno secondo quanto sostenuto dai legali di Morselli, gli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia. Già al Tar hanno spiegato che non ci sarebbero mai state le condizioni per votare un’interpretazione autentica della legge elettorale. Nel nuovo ricorso al Cga, il legale di Cavallo cita il caso di Caltanissetta, considerato analogo a quello della candidata per ora rimasta fuori dal municipio. La dem Annalisa Petitto è riuscita ad entrare all’assise civica nissena, nonostante fosse la prima dei non eletti. Si è dato seguito all’interpretazione autentica, con il riconoscimento dei quattordici seggi alla coalizione vincente, in luogo dii quindici. Il caso che contrappone il consigliere Morselli e la prima dei non eletti Cavallo ora arriva al Cga.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here