Cantieri fermi, Scerra: “Situazione molto grave e assessore inesistente”

 
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Gela. I cantieri del “Patto per il Sud” avviati da alcune settimane, sono sotto verifica, anche a seguito di una lunga serie di contrattempi rispetto agli iniziali cronoprogrammi. In centro storico, con i lavori in via Navarra e in viale Mediterraneo, commercianti e residenti temono tempi sempre più lunghi. Ieri, il dirigente ai lavori pubblici Antonino Collura, riferendosi soprattutto ai cantieri di viale Mediterraneo, ha spiegato che se non dovessero da subito ripartire i lavori, allora non sono da escludere “provvedimenti”, anche nei confronti dell’azienda. Per il consigliere comunale di “Avanti Gela” Salvatore Scerra, che questa mattina ha fatto un sopralluogo in via Navarra, la situazione è grave. “Sono stato contattato da esercenti e residenti della zona – dice – mi dispiace dirlo, ma si capisce chiaramente che manca un’adeguata programmazione. Purtroppo, scontiamo il fatto di non avere un assessore ai lavori pubblici. L’assessore Ivan Liardi non è adatto. Anzi, invito il sindaco a risparmiare anche sulla retribuzione. Visto che già ha la delega all’ambiente e ai rifiuti, potrebbe assumere anche quella ai lavori pubblici. Come si fa ad avviare lavori così importanti, come in via Navarra, senza consultare chi vive o lavora nella zona? Tanti operatori sono in crisi e questa è stata la mazzata finale. Ringrazio, invece, i tecnici del settore che ci mettono sempre le faccia”. Scerra considera da bocciare l’esperienza Liardi, che è uno degli assessori di fiducia del sindaco. “Se il primo cittadino ha scelto di confermarlo, perlomeno gli cambi delega – aggiunge il capogruppo di “Avanti Gela” – anche con i cantieri del “Patto per il Sud”, sta dimostrando impreparazione. Forse, pensa ad altro”.

Tra le altre pecche, Scerra richiama la manutenzione ordinaria delle strade. “L’assessore, rispondendo ad una mia interrogazione – conclude – aveva spiegato che erano pronti 270 mila euro per gli interventi su strade letteralmente dissestate. Vorrei capire che fine abbiano fatto”.

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